Viviamo di un solo stipendio, ma siamo ricchi d’amore… I servizi sociali se ne faranno un problema?

Buongiorno,

siamo una coppia sposata da nove anni, stiamo muovendo i primi passi per ottenere l’idoneità e così finalmente poter avere la nostra vita meravigliosamente sconvolta da un figlio. Tuttavia siamo bloccati da un sacco di paure. Vorrei sapere se potrebbe essere un problema il fatto di avere un solo stipendio in casa (di questi tempi è già tanto). Sapete dirmi se per i servizi sociali questo potrebbe essere un problema? Noi andiamo avanti comunque, ma attendo con ansia una vostra risposta!

Eliana

 

irene (3)Gentile Eliana,

la sua situazione è più frequente di quanto Lei non immagini. Dalla nostra esperienza possiamo dirLe che certamente ai fini dell’ottenimento dell’idoneità la situazione economica della coppia ha una relativa rilevanza. I servizi sociali hanno interesse a conoscere la storia della coppia, ricostruirne le varie tappe. Nei vari incontri il loro obiettivo è sondare la motivazione e la consapevolezza rispetto al significato dell’adozione, anche riguardo al percorso che andranno ad affrontare. Gli incontri poi si concludono con la visita domiciliare, il cui scopo è da un lato incontrare la coppia nel suo ambiente, ma anche accertare che la coppia può garantire uno spazio di vita adeguato all’eventuale bimbo in arrivo. E’ bene però sapere che qualche difficoltà potrebbe sorgere nelle tappe successive. Una coppia con reddito particolarmente basso potrebbe non essere accolta dall’Autorità straniera di alcuni Paesi. Per questo gli enti autorizzati hanno il dovere di verificare le concrete possibilità di adozione di ciascuna coppia che conferisce mandato, e accertarsi che il reddito sia compatibile con quello che viene richiesto in generale per una coppia che voglia crescere un figlio e in particolare da alcuni Paesi. Lei non specifica la sua reale situazione, quindi è difficile poter rispondere in modo specifico. Per rassicurarla, in generale, posso dire che una coppia non deve certo essere benestante per aver diritto ad adottare, ma almeno deve poter garantire all’eventuale figlio una vita dignitosa.

Cordiali saluti,

Irene Bertuzzi,

Area Adozioni Internazionali di Ai.Bi.