Inchiesta Sky Tg24. “Caos adozioni internazionali, l’inefficienza della Commissione Adozioni internazionali”

adozioni bloccateNoi volevamo solo adottare e invece ci siamo ritrovati in una guerra , “Nel 2012 abbiamo fatto i primi colloqui con le Asl. Siamo nel 2016 e ancora non sappiamo nulla se non che sono stati depositati i documenti nel Burundi (Paese scelto per l’adozione ndr) ma non abbiamo notizie ne’ sull’avanzamento della pratica, ne’ sui tempi ne’ tantomeno sull’abbinamento con il bambino” e ancora “La Cai non ci ha comunicato nulla. Non ci dice nulla. Siamo nel buio totale”.

A parlare sono Antonella e Cosimo Leonetti, (genitori adottivi e membri del “Comitato genitori adottivi RdC”) in attesa da 2 anni di abbracciare il loro bimbo adottato ma ancora bloccato nel Paese, e Antonio Paciletti, genitore adottivo del Burundi, intervistati da Stefania Pinna nel servizio “Caos adozioni internazionali, l’inefficienza della Commissione Adozioni internazionali” andato in onda oggi 10 marzo 2016 su Sky tg24 alle 11 in versione ridotta in uno speciale di 6 minuti. Stasera alle 21.10 sempre su Sky tg24 andrà in onda l’inchiesta integrale di 12 minuti. In studio ospiti Pietro Ardizzi, portavoce del coordinamento “Oltre l’adozione” e Vanna Iori onorevole del Partito Democratico e componente della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza.

La giornalista di Sky fa un viaggio nel mondo delle adozioni internazionali e raccoglie varie testimonianze: coppie adottive, enti, associazioni familiari e politici, raccontando  del crollo delle adozioni (il 50% in  meno rispetto a 5 anni fa), delle centinaia di pratiche ferme, delle famiglie che lamentano uno scarso o nulla coinvolgimento e comunicazione da parte della Cai (Commissione adozioni internazionali), dell’immobilismo e inefficienza della Commissione e delle coppie in attesa di poter finalmente abbracciare i propri figli dopo anni di attesa.

Le uniche notizie che abbiamo – continua Paciletti – sono quelle che riesco ad avere in maniera ‘collaterale’ da fonti del Burundi. Perché la Cai ha chiuso tutte le porte: ci ha abbandonato”.

A differenza degli altri Paesi e delle altre Autorità centrali  – continua un’altra coppia intervistata da Sky – la Cai, il Governo italiano non aggiorna mai le famiglie, mai un’email, mai una telefonata, mai una lettera. Se non quella in cui ci dice in modo perentorio di non insistere e di non parlare in giro: insomma di non rivolgerci a giornali e tv. Ma siamo stanchi e dopo 2 anni pretendiamo di avere notizie dei nostri bambini”.

Già perché come evidenzia la stessa giornalista di Sky “a differenza degli altri Paesi che organizzano missioni in Congo e tengono aggiornate le coppie adottive, dalla Cai non ci sono segnali di vita” E nel servizio si contano i tentativi in cui Stefania Pinna prova a rintracciare Silvia Della Monica (presidente e vicepresidente della Cai) per una replica. Ma tutto vano: al telefono fisso in Commissione risponde sempre un operatore diverso dall’altro ma sempre con la stessa risposta “La presidente non c’è” o ancora “Non ci sono novità” e così i giorni passano e anche i tentativi: fino a quello al numero diretto al cellulare personale di Della Monica. Ma anche qui risponde un’altra persona che nega che quello sia il numero della presidente/vicepresidente della Cai. E così dalla massima autorità centrale italiana tutto tace.

Se la Cai, il ‘motore’ delle Ai– commenta la giornalista – non lavora (da quando si è insediata due anni fa si è riunita una sola volta), le famiglie non possono completare normalmente l’iter adottivo e tutto langue”.

Ospite in studio a Milano, Ardizzi che rincara la dose “il sistema italiano delle adozioni era il fiore all’occhiello e apprezzato a livello globale. Da due anni non possiamo dire lo stesso: da quando si è insediata la vicepresidente Della Monica, enti ed associazioni non sono state mai coinvolte ne’ convocate”.

Di “Vezzo a non rispondere” parla Marco Griffini, presidente di Ai.Bi Amici dei Bambini, di “blackout totale dalla Commissione” Maurizio Faggioni, presidente di Bambini di Chernobyl Onlus che precisa “vuole vedere il mio cellulare? Innumerevoli le chiamate ‘senza risposta’…”.

Dall’altra parte, in studio a Roma, la Iori a domanda della conduttrice Federica De Santis sull’immobilismo della Cai, risponde mettendo l’accento sulla necessità di “ripensare il sistema delle adozioni, ripartendo da quello delle adozioni internazionali, puntando sullo snellimento della burocrazia e una maggiore efficacia del sistema”.

Stasera alle 21.10 andrà in onda (sempre su Sky tg24) l’inchiesta integrale.