Dall’analfabetismo al ‘new business’. I sostegni a distanza di Ai.Bi. per i Care leavers del Kenya: la storia di Fadhili

La scorsa settimana sono iniziate le formazioni per i giovani “care-leavers”, quei ragazzi che avendo compiuto la maggiore età lasciano gli istituti e i centri dove sono ospiti per reinserirsi in società: la grande “prova del nove”, perché vuol dire iniziare a camminare sulle proprie gambe.

Per questo è un passaggio molto delicato che se non gestito con cautela e le dovute attenzioni rischia di fare sentire i ragazzi “abbandonati” non avendo più dei punti di riferimento fissi e stabili quali rappresentati dai centri stessi.

Passano da una vita riparata e protetta, ad una di improvvisa e assoluta indipendenza e autonomia, e di fronte ad un tale cambiamento si trovano spesso impreparati. Per questo motivo, Ai.Bi. Kenya ha deciso di dare supporto a questa “categoria” di giovani che lascia gli istituti attraverso formazioni che li aiutino a reinserirsi in società nel modo meno traumatico e più preparato possibile.

Tra i partecipanti della prima settimana di formazione c’è anche Fadhili, una ragazza che ha vissuto 13 anni in istituto avendo perso la mamma quando era piccola. Andava ancora a scuola quando è rimasta incinta di un suo compagno che l’ha abbandonata senza darle alcun aiuto. Così, trasferitasi in campagna da sua nonna, è rimasta lì per tutto il tempo necessario per prendersi cura della sua bambina finché la nonna è deceduta.

Fadhili è una ragazza molto chiusa ma durante la formazione, l’insegnante è riuscita a conquistare la sua fiducia, far si che si aprisse e parlasse del dolore che aveva provato e vissuto. Fadhili si era sentita come se non aveva più speranza di ottenere nulla nella vita, avendo anche dovuto interrompere la scuola per la gravidanza.

Ma grazie ai corsi Fadhili ha acquisito autostima e consapevolezza delle proprie capacità e ha le idee ben chiare per il proprio futuro.  “Ora voglio di finire la scuola – ha detto –  e fare carriera nella comunicazione. Voglio essere una persona responsabile nella mia società e assicurarmi di potermi prendere cura di mia figlia

Fadhili ha ricevuto tanto dalla formazione da resitituirle forza e speranza, e la voglia di combattere per un futuro migliore per se e sua figlia. Proseguendo i corsi di formazione, Fadhili avrà, inoltre, modo di acquisire importanti nozioni di business.

Non ci rimane altro che augurare buona fortuna a Fadhili e ringraziare tutti voi: perché se Fadhili può sperare in un futuro migliore per se’ e la sua bambina è anche grazie soprattutto alle vostre donazioni.

Senza queste, che sono delle vere e proprie iniezioni di fiducia, Fadhili, come lei tanti ragazzi, si “perderebbero” per strada rimanendo analfabeti e senza la possibilità di riscatto una volta fuori dai centri.

 Ma se Fadhili ce l’ha fatta, tanti altri sono i ragazzi da aiutare: visita la pagina dedicata alle attività e progetti sostenuti in Kenya e dona la speranza del futuro a quanti sono stati meno fortunati.