Appello adozione a distanza. La foto del bambino è vera?

Buongiorno,

ho letto sulla vostra pagina facebook di Amici dei Bambini l’appello di adozione a distanza di Artem e mi ha commossa profondamente. Ma è una storia vera? Il bambino della foto è veramente il piccolo Artem?

Grazie per la risposta

Martina

Gentile Martina,
da sempre Ai.Bi. promuove i diritti dei bambini, primo fra tutti il diritto ad essere figlio e a vivere e crescere tra le braccia di una famiglia. Con la stessa convinzione tuteliamo e proteggiamo il loro diritto alla privacy. La tutela e la sicurezza dei minori sono infatti per noi prioritarie.

Per questo ci limitiamo a raccontare le storie – purtroppo vere – di vita dei bambini ed adolescenti abbandonati o in grave difficoltà familiare utilizzando foto e immagini simboliche. Solo il sostenitore a distanza riceverà informazioni più approfondite sulle condizioni di vita del bambino, le sue foto ed aggiornamenti periodici sulla situazione del bambino. Il sostenitore avrà inoltre la possibilità di mettersi in contatto diretto con il bambino adottato a distanza, potrà scrivergli e ricevere lettere e disegni e, se lo vorrà, potrà visitarlo nel suo Paese.

Al fine di garantire la privacy e la sicurezza del bambino sostenuto, chiediamo a tutti i nostri sostenitori a distanza di conservare con cura le foto e gli aggiornamenti con le informazioni sul bambino sostenuto e di non divulgare dati sensibili sul bambino o sulla sua famiglia.

L’adozione a distanza è un grande gesto di solidarietà e come tale va condiviso e promosso tra amici e conoscenti perché tutti possono contribuire a costruire il futuro di un bambino in difficoltà, prestando, però, attenzione a non divulgare informazioni sensibili che potrebbero mettere a rischio la sua sicurezza.

Nella speranza di aver risposto alla sua domanda ci auguriamo che voglia presto adottare a distanza Artem e donargli un futuro migliore.