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Bari. Gara di solidarietà per il bambino abbandonato in ospedale: ma lui cerca una mamma e un papà

Abbandonato dopo 40 giorni dall’emissione del primo vagito, il piccolo Angelo (nome di fantasia) si trova presso l’ospedale pediatrico “Giovanni XXIII” di Bari, e la sua situazione è già sotto gli occhi dei servizi sociali del territorio e di quella di tutto il personale che lo assiste volontariamente

Nato a Taranto lo scorso 24 settembre e arrivato a Bari, il piccolo Angelo è il bambino conteso… dalla solidarietà.

Dal giorno del suo abbandono in ospedale, circa una settimana fa, il bambino è tra le braccia di tutti: volontari, mamme, infermieri e medici sono rapiti dai suoi occhioni neri e dal suo nasino.
Segnalata la situazione alle autorità competenti, il piccolo sarà prossimamente affidato a una idonea struttura, a meno che la sua dichiarazione di abbandono si tramuti in adottabilità.
Probabilmente in stato di abbandono perché i genitori, di etnia rom , non potevano provvedere alle cure del piccolo, Angelo è affetto da una malattia metabolica, la leucinosi, e cioè da un raro disturbo genetico che riguarda il metabolismo della leucina (LEU), isoleucina (ILE) e valina (VAL). Sono inoltre in corso di accertamento eventuali problemi cardiaci di cui il neonato potrebbe essere affetto.Attualmente, l’ospedale e i volontari gli forniscono tutto ciò di cui il bambino necessita e un sistema di vigilanza lo sorveglia 24 ore su 24, perché il piccolo ha bisogno di essere assistito.

E proprio di quest’assistenza Angelo è “ghiotto”: a turno, il bambino è coccolato, stretto, tenuto al caldo e tutti hanno provveduto affinché avesse tutine, calzini, scarpette, bavagli e tutto ciò di cui necessita.
La storia di Angelo è la dimostrazione che la solidarietà, in Italia,è ancora tra le priorità del popolo , i cui valori dell’accoglienza vengono dimostrati nuovamente
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Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno; Baritoday