Marzia Masiello (Ai.Bi.) in audizione presso la Consulta dei ragazzi e delle ragazze all’AGIA

Ascoltate le testimonianze del progetto “Pane, radio e fantasia”

In questo tempo così difficile per il nostro Paese c’è chi continua a ragionare in prospettiva, senza perdere la speranza. Si è tenuta il 3 marzo presso la Consulta dei ragazzi e delle ragazze dell’AGIA – Autorità Garante infanzia e adolescenza l’audizione del sindaco di Montereale Massimiliano Giorgi, del giovane Matteo Stecconi membro del comitato scientifico del progetto “Pane radio e fantasia” di Marzia Masiello, ideatrice del progetto per Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini.

L’audizione ha consentito di portare un approfondimento sulla tematica ambientale, strettamente connessa alla questione della desertificazione delle aree interne degli appennini, oltre che al terremoto del Centro Italia nel 206/17 e dell’Aquila nel 2009.

La Consulta ha ascoltato le testimonianze e il lavoro realizzato dai ragazzi coinvolti nel progetto nel laboratorio radiofonico condotto da Lucia Pappalardo e Paolo Restuccia della scuola di scrittura Genius e associazione Nazionale film maker e video makeritaliani. Dal dibattito che ha portato consapevolezza è emersa la volontà di creare un legame tra i giovani di Montereale e la Consulta, attraverso diverse azioni. I ragazzi e le ragazze della Consulta si impegneranno per produrre dei suggerimenti e riflessioni da rappresentare alla Autorità Garante, affinché la questione infanzia e adolescenza nel centro Italia possa avere una attenzione adeguata e misure che consentano ai giovani di scegliere se restare o andare via dalla propria terra, senza che questo sia un obbligo.

Masiello: “Ai.Bi. crede profondamente che non si possa restare indifferenti alle ferite subite da questi luoghi. Prendersi cura dei bambini, delle bambine, dei ragazzi e delle ragazze in connessione e relazione con le altre generazioni, significa tutelare il bene più prezioso: l’umanità, che rischia di sparire nei non luoghi del post sisma , ogni volta che viene meno il senso di comunità”