Chi ha inventato il Sostegno a Distanza?

Fu grazie ad un’intuizione di Padre Mario, missionario del Pime, che nel lontano 1958 si creò il primo legame tra una famiglia ed un bambino in paesi distanti

Padre Mario Meda, classe 1927, malato da tempo è morto poche settimane fa ma il suo ricordo resterà vivo a lungo.

Lui che, ordinato sacerdote a 27 anni, quattro anni dopo si ritrova come missionario del Pime, in quello che oggi è il Myanmar, ad occuparsi dei bambini della scuola intitolata a San Luigi a Kengtung.

E si sa che per fare del bene serve in primo luogo tanto amore e per migliorare le condizioni di vita dei più poveri anche del denaro. Per unire queste due necessità Padre Mario ha una grande intuizione, avvicinare i bambini a famiglie lontane benestanti.
Fu così che oltre 60 anni fa, un bambino della Birmania venne affidato, a distanza, ad una famiglia americana vicina alla comunità dei missionari del Pime.
Pochi anni dopo, nel 1966 Padre Mario, assieme a tutti gli altri religiosi stranieri, fu espulso dalla Birmania, come da decreto del regime socialista.

L’idea di poter aiutare tanti bambini seppur a distanza però la portò con sé a Milano al Centro Pime da dove prese vita il primo vero e proprio Sostegno a Distanza.
Era il 1969 quando senza l’aiuto di computer ma compilando schede cartacee, Padre Mario assieme al confratello Padre Mauro iniziarono a dar vita a questa nuova grande opportunità per tanti bambini e bambine bisognosi, arrivando a mettere in contatto 17mila donatori.

Per le “Adozioni d’amore a distanza” così le chiamavano allora, a Padre Mario nel 2004 fu riconosciuto un Ambrogino d’Oro, la massima onorificenza milanese, consegnata dall’allora sindaco Gabriele Albertini.
Non riuscì mai a tornare in Birmania Padre Mario, tuttavia continuò ad impegnarsi per le famiglie bisognose a dimostrazione del prezioso legame che, anche a distanza, continua ad essere solido e pieno d’amore. Fu felicissimo quando nel 2011 seppe che uno dei suoi ragazzi era stato proclamato vescovo di Kengtung.
Il Sostegno a Distanza nasce da un bisogno di poter donare a qualcun’altro ciò che si ha nell’ottica di offrigli una vita migliore. Il legame che Padre Mario ha creato è un legame che va oltre la distanza fisica, è empatico, umano, fatto di sentimento tradotto in un voler tendere una mano a chi vive in una situazione di disagio rispetto alla nostra.
E come scrisse padre Mario in una lettera: «Dio avrà riservato un posto in prima fila all’anonimo donatore in Cielo», che con un piccolo gesto riesce a contribuire alla felicità di tanti.

E’ sempre grazie ad un altro padre Mario, sempre del Pime, ma di nome Colombo e in missione nelle favelas di San Paolo del Brasile, che nasce l’Adozione a Distanza di Ai.Bi...due continenti fra loro distanti ma animati dallo stesso Spirito: donare un futuro ai bambini!  Ma del “nostro” Padre Mario, vi racconteremo prossimamente.

Già da ora però chi vuole può partecipare a questa meravigliosa avventura di aiuti e sentimenti, regala anche tu ad un bambino abbandonato o in grave difficoltà familiare un’Adozione a Distanza con Amici dei Bambini.