Marocco. Il grande problema dei #careleaver: la scuola

Essere ragazzi non è facile. Specie in contesti di difficoltà e povertà. Grazie anche ai programmi di Ai.Bi attivati con il sostegno a distanza, si possono accompagnare i giovani a trovare la loro strada

Il cappello che copre le orecchie; gli stivali per la pioggia; le scarpe di ricambio; la merenda per l’intervallo… Ogni genitore, giustamente, cerca di prendersi cura di tutti gli aspetti, anche quelli “non necessari” per aiutare e far sentire ai figli la propria vicinanza in ogni momento della vita. Ciò nonostante, spesso, ci si lamenta delle difficoltà, del poco tempo a disposizione, della poca riconoscenza…

Le difficoltà di un #careleaver

Se tutto questo capita qui, a famiglie a cui non manca nulla, si può solo immaginare quali siano le difficoltà di chi una famiglia non ce l’ha, perché lo ha abbandonato da piccolo, e intorno a sé vive un contesto magari di guerra, povertà… Per questi ragazzi, anche solo riuscire ad andare a scuola diventa un problema da affrontare giorno per giorno e, allora, poter contare su un aiuto da parte di qualcuno diventa ancor più fondamentale.

Questo è il senso dei programmi che Ai.Bi. attiva nei diversi Paesi del mondo e porta avanti grazie al paziente lavoro dei volontari e all’aiuto di chi decide di partecipare al Sostegno a Distanza.

Ed è per questo che, quando arrivano storie positive di ragazzi che “ce l’hanno fatta” è una gioia, per loro, prima di tutto, e per tutti coloro che hanno contribuito, ciascuno secondo le sue possibilità, a renderla possibile.

La storia di Ahmed, diventato un cuoco

Ahmed ha 24 anni ed è alla fondazione dalla nascita. È un giovane molto socievole e non ha potuto continuare gli studi, ma è riuscito ad avere successo in una carriera professionale come cuoco. Grazie all’aiuto della fondazione e del programma di sviluppo personale di Ai.Bi ha ottenuto il suo diploma in cucina. Il centro l’ha anche sostenuto nella ricerca di una famiglia patrocinante che l’ha accompagnato nel percorso e gli ha permesso di vivere del suo lavoro e uscire dal centro.

Nawfel che sogna di diventare un insegnante

Nawfel ha 16 anni ed è al Centro Dao da quando ne ha 3. Ha finito le scuole medie ed è appassionato di materie scientifiche. Vuole continuare i suoi studi e ha già beneficiato delle sessioni di formazione e dell’orientamento personale nell’ambito del programma Ai.Bi. Vuole sviluppare se stesso ed essere valorizzato al meglio. La sua ambizione è quella di diventare un futuro insegnante.

Othman, panettiere in cerca della sua strada

Othman ha 29 anni ed è arrivato al centro all’età di 5. Ha deciso di lasciare la scuola in quinta elementare e grazie al programma di Ai.Bi. è stato orientato verso una formazione professionale in gestione alberghiera e ha ottenuto un diploma di qualifica. Questo diploma gli ha permesso di fare degli stage e anche di avere diversi lavori professionali. In particolare ha cominciato a lavorare come panettiere nella panetteria del centro. Othmane è un giovane attivo e disponibile e spera di trovare un buon lavoro fuori dal centro.