Marocco. Proteggere la dignità dei minori in conflitto con la legge: terminato il progetto Ai.Bi. / UE

Il progetto mirava a promuovere e proteggere i diritti all’integrità morale e fisica e il rispetto della dignità dei minori istituzionalizzati nei Centri di Riabilitazione ed Educazione (CRE) di Casablanca

Si è svolta giovedì 15 luglio, la conferenza di chiusura di “NAQDOU TOUFOULNA, NAQDOU MOUSTAQBALNA” (Salviamo i nostri bambini, salviamo il nostro futuro) progetto realizzato da Ai.Bi. Marocco e dal suo partner AIDA con il cofinanziamento dell’Unione Europea, in collaborazione con la Delegazione Generale per l’Amministrazione Penitenziaria e il Reinserimento (DGAPR).

L’obiettivo del progetto è stato quello di contribuire al rafforzamento della promozione dei diritti umani e degli spazi di dialogo tra le organizzazioni della società civile e gli attori statali, in particolare quelli coinvolti nella protezione dei diritti dei bambini, per il consolidamento dello stato di diritto in Marocco. 

 Promuovere e proteggere la dignità dei minori in contatto con la legge

Nello specifico, il progetto mirava a promuovere e proteggere i diritti all’integrità morale e fisica e il rispetto della dignità dei minori in contatto con la legge e istituzionalizzati nei Centri di Riabilitazione ed Educazione (CRE) in Marocco, in particolare nella regione di Settat-Grand Casablanca al fine di prevenire la recidiva attraverso il miglioramento delle condizioni di vita e il sostegno alla reintegrazione socio-professionale e familiare.

La conferenza si è svolta in due tempi.

La prima parte è stata dedicata alla presentazione dei risultati di progetto e delle attività implementate per il raggiungimento degli obiettivi da parte di Ai.Bi. e AIDA.

La seconda parte, invece, ha visto l’intervento dei partner di progetto, ma anche delle figure che hanno contribuito all’elaborazione di vari prodotti volti al rafforzamento delle capacità degli operatori dei CRE, così come dei giovani istituzionalizzati.

Nello specifico, il secondo panel ha visto:

–        l’esposizione e la presentazione del video che aprirà la campagna di comunicazione che verrà diffusa attraverso i social network;

–       il protocollo e le raccomandazioni per il pieno rispetto dei diritti dei minori e dei giovani privati di libertà e istituzionalizzati nel CRE;

–       il diagnostico sulla salute mentale per capire i bisogni dei bambini e giovani nel CRE;

–       la guida Child Friendly, perché i beneficiari dei centri possano avere una panoramica dei loro diritti e doveri all’interno del centro (gli stessi diritti e doveri saranno declinati in due grandi pannelli che verranno affissi all’interno delle strutture);

–       la piattaforma E-learning destinata agli operatori della DGAPR in cui saranno disponibili tutte le formazioni realizzate nel corso del progetto, così come la carta di servizi destinata ai giovani in uscita dai CRE.

Alla conferenza hanno partecipato 24 rappresentanti delle istituzioni pubbliche e della società civile, che hanno arricchito il dibattito condividendo le loro esperienze al fine di poterle integrare o trarne spunto in azioni post progetto.