Marocco. L’intermediario sociale: l’operatore-amico di chi sta per lasciare l’orfanotrofio

Dopo l’estate è ripartita la seconda fase del progetto di formazione alla mediazione familiare per gli operatori sociali degli orfanotrofi. Quattro sessioni di monitoraggio per migliorare ulteriormente la qualità dell’accompagnamento ai careleavers

Al rientro dalle vacanze estive, lo staff di Ai.Bi. e del Ministero della Solidarietà, dello Sviluppo Sociale, dell’Uguaglianza e della Famiglia hanno ripreso a coordinarsi per continuare le sessioni di monitoraggio che fanno seguito alla prima parte del progetto incentrata sulla formazione degli operatori di 25 istituti di protezione sociale dislocati su tutto il territorio nazionale.

Formazione e monitoraggio per gli operatori sulla figura dell’intermediario sociale

Durante questa fase, gli operatori di 25 EPS sono stati formati sulla figura dell’intermediario sociale, attraverso la creazione di un toolkit adatto al contesto nazionale che ha lo scopo di fornire agli educatori degli strumenti che supportino il loro lavoro di accompagnamento dei giovani Careleavers all’autonomia e al reinserimento sociale, familiare, economico e professionale.
Come detto, dopo la prima fase di formazione e di implementazione di quello che viene chiamato il “Piano di Inclusione Sociale”, i partner hanno dato il via alla seconda fase di questo progetto pilota. Si tratta della realizzazione di quattro sessioni di monitoraggio che hanno l’obiettivo di supportare ulteriormente i centri nell’implementazione di questo nuovo sistema volto a migliorare la qualità dell’accompagnamento dei giovani ospitati nei centri e che si apprestano a lasciarli.