Migranti. Le cifre del ‘21: 50mila arrivi, solo 97 redistribuiti nella U.E.!

DRAGHI: “Questi sbarchi continui sull’Italia rendono la situazione insostenibile. L’Ue deve trovare un accordo” 

Sono anni che si parla di sbarchi, di migranti, di redistribuzione in Europa, ma alla fine chi deve farsi carico della generosità dell’accoglienza, che comporta inevitabilmente anche disagi e difficoltà, sono sempre gli stessi. L’Italia anche per la sua posizione geografica, insieme a Grecia e Malta è in primissima linea.

Repubblica ci ricorda che sono 50.000 i migranti arrivati in Italia da aprile e che ad oggi, ad essere redistribuiti sono stati solo 97. L’EASO, Agenzia di supporto all’asilo dell’Unione Europea continua a fare il suo lavoro e spera entro fine novembre di far partire per la Germania un piccolo gruppo. Si tratta di persone giunte in Italia da molto tempo, che Berlino si era impegnata ad accogliere, ma che sono rimasti nei centri di accoglienza italiani. Nonostante le promesse, infatti, solo l’1,17 % dei migranti approdati dal mese di aprilesono stati accolti dagli Stati europei. Da aprile ad oggi, intanto i centri di accoglienza hanno continuato ad incrementare il numero di presenze, spesso sono strapieni e di certo non confortevoli per chi è costretto a soggiornarvi.

Migranti. L’importanza della rete

Nel 2019, con l’accordo del 23 settembre, siglato a La Valletta da Italia, Francia, Germania, Malta e Finlandia (presidente di turno dell’Unione Europea) si era discusso del problema migratorio e della rotta centro mediterranea. L’accordo, presentato l’ottobre 2019 al Consiglio Giustizia e Affari Interni della U.E.  si presentava come un documento di collaborazione intergovernativa a livello europeo, ma per diventare effettivo necessita dell’adesione di un adeguato numero di Stati, il tutto su base volontaria, inoltre coinvolgerebbe solo le persone soccorse dalle ONG e dalla Marina Militare che sono una parte nettamente minoritaria. L’accordo ad oggi non è ancora operativo. (Lo Spiegone).

Il problema è talmente impellente che Draghi ha pensato di inserire nell’agenda del vertice parigino incentrato sulla Libia, il problema dell’immigrazione, visto l’impatto che il caos libico ha su di esso e anche perché gli sbarchi continui sull’Italia rendono la situazione insostenibile (Repubblica).

Un aspetto importante dell’accoglienza è la qualità del sostegno offerto, numeri così rilevanti come quelli che stanno investendo il nostro Paese non possono garantirla e creano molti disagi.

Ridistribuire in tutta Europa i richiedenti asilo, significherebbe offrire loro le migliori opportunità assistenziali. Beati voi… perché ero straniero e Mi avete accolto (Mt.25,34-36) non dimentichiamo la nostra umanità.