È possibile, oggi, rilanciare l’affido? Convegno a Roma il 14 maggio organizzato dai Lions Club

Oggi l’affido è in stallo. In Italia sono più di 30 mila i minori fuori famiglia di cui meno della metà presso famiglie affidatarie. Nel convegno del 14 maggio, Cristina Riccardi, vicepresidente Ai.Bi., illustrerà le proposte dell’Associazione per invertire la rotta dell’accoglienza familiare temporanea

Sabato 14 maggio, a Roma, il Lions Club International con le ACLI romane organizzano un interessante momento di confronto sul tema dell’affido come “Una scelta d’amore”; una Tavola Rotonda per riflettere su questa pratica ancora troppo poco conosciuta, nell’ottica di favorire proprio la diffusione di una cultura dell’accoglienza.
Alla giornata sarà presenta anche Ai.Bi., nella persona di Cristina Riccardi, vicepresidente dell’Associazione, che interverrà riportando la sua esperienza di mamma affidataria e di donna impegnata in prima persona da anni nei movimenti delle famiglie a sostegno dell’adozione, prima, e dell’affido, poi.

La straordinaria esperienza di accoglienza dell’Affido

Nell’esperienza di Ai.Bi, infatti, l’adozione è stata la prima attività attorno a cui è nata, proprio grazie all’associazione di un gruppo di famiglie, questa ONG, diventata ben presto un ente autorizzato alle adozioni internazionali.
L’affido è arrivato successivamente, integrandosi nella visione dell’accoglienza di Ai.Bi. e del suo principio fondamentale del diritto di ogni bambino a essere figlio.
In quest’ottica, l’affido familiare si può declinare come una atto di prevenzione, inteso nelle sue forme part-time, di prossimità familiare; come momento di sospensione nell’allontanamento del bambino dalla famiglia per permettere a quest’ultima di recuperare capacità. Ma l’Affido è anche superamento, se rimane la prossimità tra famiglie a sostegno di quella d’origine, e accompagnamento, se i neo genitori, pur nella loro autonomia, hanno famiglie a cui far riferimento.
L’intervento di Cristina Riccardi allargherà poi la riflessione anche alla luce delle recenti esperienze vissute dopo lo scoppio della guerra in Ucraina, con la grandissima disponibilità all’accoglienza dimostrata da parte delle famiglie italiane (si vedano le 1800 partecipazioni ai webinar proposti sull’emergenza Ucraina da Ai.Bi. attraverso il Faris, e i più di 1000 partecipanti ai corsi formativi proposti dal progetto Confido del Forum Famiglie sull’accoglienza in 10 regioni), alla quale, però, non corrispondono i numeri che parlano ancora di “emergenza”, come sottolineato in un precedente articolo incentrato proprio sui 30 mila minori che vivono fuori famiglia, di cui 14mila in strutture di accoglienza. “Perché  – si chiede Riccardi – la disponibilità di cuore ad accogliere, se vogliamo anche romantica, non trova poi la realizzazione in progetti concreti?”

Cosa significa davvero favorire una cultura dell’accoglienza?

La riflessione cercherà di indicare come sia necessaria l’armonizzazione di ogni aspetto e di ogni risorsa, anche economica. Perché oggi più che mai è necessario invertire la rotta e innescare un circolo virtuoso che veda una crescita delle famiglie disponibili e, di conseguenza, la realizzazione di un maggior numero di progetti con esiti positivi.
Non mancheranno i riferimenti agli aspetti legislativi da migliorare e da cambiare e le proposte concrete portate avanti da Ai.Bi. proprio affinché, anche dal punto di vista normativo, l’accoglienza sia veramente tale nei fatti e non solo negli slanci generosi di chi è pronto a mettersi a disposizione.

L’appuntamento, dunque, come detto, è per sabato 14 maggio 2022 dalle 9.00 alle 13.00, presso il Circolo degli Ufficiali A.M. – Casa dell’Aviatore. Viale dell’Università 20, Roma.
Prenotazione obbligatoria scrivendo a marina.criscenti@libero.it

Se vuoi diventare famiglia accogliente o avere maggiori informazioni sull’affido, visita la pagina dedicata di Ai.Bi. QUI