Fame di Mamma. Elena e il coraggio di rinascere

Dall’infanzia difficile e dalle dipendenze al ritrovato amore per la vita, grazie alla nascita di Emma e a un percorso di riscatto in comunità mamma-bambino

A volte si pensa che le mamme in difficoltà arrivino sempre da lontano, con alle spalle viaggi rischiosi e storie di migrazione. Eppure, anche nel cuore della nostra nazione ci sono donne che soffrono e che hanno bisogno di sostegno per ritrovare quell’equilibrio capace di ridare loro forza e speranza.

Un’infanzia fatta di mancanze

Elena è una mamma italiana di 35 anni. La sua infanzia è stata segnata da grandi mancanze: una madre alcolista e un padre assente. È cresciuta troppo in fretta, caricata di responsabilità più grandi di lei, fino a trovarsi presto in situazioni di pericolo.
A soli 15 anni ha iniziato una relazione con Giulio, un uomo più grande da cui sperava di ricevere quell’affetto e quelle attenzioni che le erano sempre mancate. All’inizio sembrava il principe azzurro, ma ben presto si è rivelato il peggiore degli orchi. Dietro parole d’amore si nascondevano manipolazioni e violenza: l’ha introdotta all’uso di sostanze e poi costretta a vendere il proprio corpo, giustificando tutto con la necessità di “pagare le spese” e sostenere la loro vita insieme.
Troppo sola e assetata d’amore, Elena non riusciva a vedere la verità. Le sembrava che Giulio, pur chiedendole enormi sacrifici, lo facesse “per loro”. La dipendenza dalle sostanze offuscava i suoi bisogni e le impediva di riconoscere le sue ferite.

La maternità

La svolta è arrivata quando, dopo alcuni anni, è rimasta incinta e ha dato alla luce Emma. Alla nascita della bambina, risultata positiva alle sostanze, si sono attivati i servizi sociali. Da quel momento, la tutela di Emma è diventata anche la possibilità di riscatto per la sua mamma.
Elena ha intrapreso un percorso lungo e faticoso, ma l’unico in grado di darle una nuova vita. Ha iniziato disintossicandosi, sostenuta da chi si prendeva cura di lei e di sua figlia. Poi è arrivato il ricongiungimento nella comunità mamma-bambino. All’inizio, le regole le sembravano rigide, ma col tempo ha scoperto che erano strumenti per proteggere sia Emma che se stessa. Ha imparato a costruire routine quotidiane: i risvegli, i pasti, i momenti di festa e la buonanotte sono diventati piccoli riti condivisi, segni di una nuova stabilità.

Un mazzetto di fiori raccolto da Emma

Oggi Elena festeggia il suo compleanno con un dono speciale: un mazzetto di fiori raccolto da Emma nell’orto che coltivano insieme. Tra i fiori, spicca il rosmarino, scelto dalla bambina perché “non teme l’inverno”, come ha imparato da un libro letto con la mamma.
Stringendo quel mazzetto tra le mani, Elena sorride: per lei è il regalo più prezioso, simbolo della loro rinascita. Come il rosmarino, anche lei ha conosciuto l’inverno, lo ha affrontato, superato e non lo teme più.
Oggi Elena è una donna consapevole, più forte, pronta a camminare nel mondo con la sua Emma, la cosa più preziosa che la vita le abbia donato.

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Grazie ai sostenitori a distanza del progetto “Fame di Mamma”, Ai.Bi. può aiutare nelle sue comunità molte madri con i loro figli, bisognose di aiuto.
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