Marocco: Un incontro virtuale

Qualche settimana fa un’altra magia si è verificata al centro di Fez nostro partner… una bellissima sorpresa attendeva Z. Quando sono arrivata nella stanza dell’amministrazione dove mi aspettava l’assistente sociale del centro, insieme a lei c’era l’ormai giovanotto Z. Lui aveva gli occhi colmi di lacrimoni che cercava con tutte le forze di trattenere: aveva appena avuto un battibecco con un compagno di camerata che gli aveva preso qualcosa dall’armadietto (tipici dispetti tra “fratelli”)! Z. non sapeva che a migliaia di km di distanza c’era la sua cara S. attaccata al computer, in attesa di incontrarlo virtualmente. Ho cercato di calmarlo e in effetti ci è voluto poco; gli ho regalato delle percussioni tipiche marocchine che avevo ricevuto in donazione qualche giorno prima, perché so che ne va matto e lui le ha gelosamente affidate all’assistente sociale, perché le conservi “al sicuro” da altri dispetti e gliele consegni tutte le volte che Z. avrà l’occasione o la voglia di suonarle. Gli ho anche spiegato che dopo pochi minuti avrebbe potuto vedere la sua cara sostenitrice. A quel punto Z. ha smesso di piangere, ha cominciato a sorridere non solo con la bocca ma anche con gli occhi, il suo viso si è completamente rilassato e abbiamo iniziato la videochiamata skype.

Da questa parte di mondo c’eravamo io, Z. e l’assistente sociale che ci aiutava con l’interpretariato; dall’altra parte, in Italia, S. la sua mamma e il suo bellissimo coniglio Hob, che Z. conosce molto bene grazie alla fitta corrispondenza che avviene tra i due. La chiamata è durata 47 minuti circa, minuti fatti di sorrisi, curiosità di Z. su Hob e sugli altri membri della famiglia di S. (marito e papà), sulla città dove S. vive… Lei, molto emozionata, lo ascoltava, gli parlava (anche in arabo) e non perdeva occasione per ripetere a Z. quanto fosse bello!!! Mi ha colpito molto l’interesse di Z. verso S. (il contrario si tende a darlo per scontato, anche se non è una regola), tutte le sue domande erano il frutto delle lettere che i due si sono scambiati finora e che Z. ha letto e conservato con grande attenzione. Z. era contento di raccontare a S. di aver superato l’anno scolastico con una buona media, e lei era molto felice e fiera di lui. I due si sono salutati esprimendo il desiderio di vedersi presto realmente, e non virtualmente. E lo staff di Ai.Bi. Marocco e del centro di Fez pure si augurano che questo possa avvenire quanto prima!