Mongolia: un asilo può aiutare ad accompagnare il superamento del pregiudizio e la paura

Eccoci qui anche questa settimana per condividere con voi ancora qualcosa dell’esperienza degli asili di Songhinokairkan, UlaanBataar.

Questa settimana vorremo soffermare l’attenzione in particolare sull’asilo per bambini disabili, collocato all’interno della struttura di una ONG locale. Al momento il centro “Bambarush” (“orsetto”) ospita dieci bambini dai 2 ai 6 anni, con disabilita’ diverse, alcune molto lievi altre invece sono patologie piu’ complesse.

Oltre alla madre operatrice ci lavora a tempo pieno anche un’infermiera che si occupa della somministrazione dei farmaci e degli esercizi di fisioterapia, ma in realta’ tutto il personale della ONG, pur occupandosi di altro, ha “adottato” questi bimbi e se prende cura in tutti i momenti liberi, semplicemente giocando con loro o aiutando nei momenti dei pasti. Qualcuno di loro si e’ addirittura offerto di trasportare in macchina quelli che abitano piu’ lontanto e che adesso, con la neve e il ghiaccio che coprono tutte le strade, non potrebbero arrivarefino all’asilo con i mezzi pubblici.

Il clima che si respira al Bambarush e’ sempre festoso, accogliente, “caldo” (nonostante la temperatura esterna…) e’ subito evidente grande cura e attenzione per ogni bambino e i suoi bisogni specifici. Ed e’ grazie a questo lavoro personalizzato e paziente che dopo solo pochi mesi d’attivita’ abbiamo potuto assistere a piccoli miracoli: Solongo ha cominciato a muovere le gambe e riesce a stare seduta, Bayra, che prima non comunicava con nessuno inizia, attraverso gesti, suoni, espressioni, a farsi capire, Buyana ha ricominciato a parlare e a interagire con i coetanei… Piccoli progressi che oltre a dare grande soddisfazione a tutti, in particolare a mamme e papa’, ci testimoniano ancora una volta che spesso basta davvero prendersi cura del bambino come soggetto unico e non come “parte di un grande gruppo”, considerando i suoi bisogni e le sue inclinazioni per aiutarlo a crescere in modo sano e a sviluppare tutte le sue capacita’ nel modo migliore.

Oltre a tutto questo, pero’, c’e’ anche un’altro fattore di cui siamo molto fieri. La disabilita’ in Mongolia e’ ancora considerata un tabu’ nella maggior parte dei casi, solo molto recentemente sono state avviate delle politiche governative per l’inserimento scolastico e lavorativo, ma nella maggior parte dei casi le persone disabili rimangono nascoste in casa. Ai bambini quindi mancano non solo le cure ma gli stimoli adeguati affinche’ i loro problemi non si aggravino, ma anzi possano fare progressi, oltre all’impossibilita’ di fare amicizia a relazionarsi con altre persone al di fuori del ristretto cerchio famigliare. Grazie all’esperienza dell’asilo Bambarush abbiamo potuto dare ad alcuni di questi bambini la possibilita’ di uscire e trascorrere la giornata in un ambiente sereno. Abbiamo permesso alle loro famiglie di avere un luogo dove portare i figli e a mano a mano di superare la “vergogna” o il “senso di colpa” per il loro bambino speciale.

Certo e’ solo un piccolo inizio, ma sicuramente si tratta di un’esperienza importante che insieme a quelle portate avanti da altre organizzazioni possono contribuire a creare un tessuto di best practice dalle quali il governo puo’ partire per percorrere in modo sempre piu’ efficare la strada appena intrapresa verso una sempre maggiore integrazione e abbattimento del pregiuzio nei confronti dei bambini e delle persone disabili in Mongolia.