Una mamma spagnola raccoglie 33mila firme per poter adottare suo figlio

mamma e bambinoTutto parte dalla disperazione di un’ aspirante mamma adottiva spagnola. Lei non si arrende di fronte al  blocco delle adozioni internazionali deciso dalla Russia verso i Paesi che hanno legalizzato le unioni omosessuali, come la Spagna appunto. Dopo anni di burocrazia e attesa, la signora Montserrat López, aveva quasi realizzato il suo sogno di diventare mamma, visto che l’iter adottivo in Russia era quasi al termine. Ora, con il veto di Mosca, rischia di non poter più portare a casa suo figlio. Ma lei non si rassegna. E lancia online, sulla piattaforma Change.org, una petizione perché Madrid firmi l’ accordo bilaterale richiesto da Mosca per lo sblocco delle adozioni.  In 33mila, hanno risposto al suo appello, permettendo così alla donna  di depositare la petizione al Ministero spagnolo degli Affari Esteri e della Cooperazione.

Sono bambini che hanno bisogno di una famiglia! Ci hanno già conosciuto, per loro siamo già i loro genitori, penseranno che li abbiamo abbandonati, proprio come hanno fatto i genitori biologici…”, ha dichiarato la donna  al quotidiano El Mundo.

La sua vicenda è simile a quella di altre 500 famiglie spagnole che, dopo essere state abbinate a un bambino russo, aspettano di poterlo andare a prendere. Ben 129 coppie hanno già conosciuto i bambini. E adesso il pericolo è che i loro progetti  siano interrotti da quest’ennesimo ostacolo.

La Russia ha cambiato i requisiti di adozione e ora richiede che la Spagna firmi un accordo bilaterale in materia di adozione per non paralizzare i processi già avviati”, ha spiegato la López.

Nonostante le settimane passate “senza dormire né mangiare”, i genitori si dimostrano relativamente fiduciosi, e restano in attesa che la Spagna firmi l’ accordo bilaterale con la Russia, per consentire il rilascio dei passaporti ai bambini adottati così da uscire dal Paese.