Colombia, nel 2013 il sorpasso delle adozioni nazionali su quelle internazionali

COLOMBIAAdozioni di bambini colombiani ridotte a un terzo in 3 anni. È questo il dato più significativo e allo stesso tempo più preoccupante tra quelli pubblicati recentemente dall’Istituto Colombiano per il Benessere Sociale, ente collegato al Dipartimento amministrativo per la prosperità sociale del Paese sudamericano, che gestisce una rete di istituti statali per bambini privi di famiglia.

Nel corso dell’anno appena trascorso in Colombia sono giunte a compimento 1.125 adozioni, di cui 612 nazionali e 513 internazionali. Il 2013 è stato il primo anno in cui le adozioni nazionali sono state più numerose di quelle internazionali (il 54,4% contro il 45,6%).

Solo 3 anni prima, nel 2010, gli iter adottivi completati furono circa il triplo: 3.058. Da allora si è registrato un calo continuo, iniziato nel 2011 con 2.713 adozioni realizzate e proseguito nel 2012, con 1.465, e appunto nel 2013. Fino al 2010, al contrario, gli iter adottivi completati in Colombia avevano registrato generalmente un incremento, con il picco di 3.077 nel 2007. Oggi invece le adozioni internazionali risultano dimezzate in meno di 10 anni: le 1.125 del 2013 sono infatti circa la metà delle 2.330 del 2004.

La tendenza alla diminuzione dei procedimenti adottivi è evidenziata anche dal fatto che nel biennio 2012-2013 si è registrato per la prima volta negli ultimi 16 anni il caso di 2 anni consecutivi in cui il dato delle adozioni non è riuscito a superare quota 2mila. Dal 1997 al 2011, invece, ciò che era capitato una sola volta, nel 2003, quando il numero di bambini andati in adozione si fermò a 1.716.

Tornando all’anno appena trascorso, è da registrare come più della metà dei minori adottati (il 55,91%, ovvero 629) presenti caratteristiche e necessità speciali. In dati assoluti, però, anche questa cifra segna un calo rispetto agli ultimi anni. Solo 2 anni prima, nel 2011, i bambini in situazioni speciali adottati in Colombia erano stati 1.035, rappresentando il picco di una fase di crescita iniziata nel 2006, quando i minori con bisogni speciali adottati furono 608.

Interessante anche il dato sulla provenienza dei bambini adottati. Relativamente al 2013, 942 di loro viveva in istituti statali gestiti dall’Icbf, pari all’83,74%, a fronte dei soli 183 ospitati in istituti privati, che equivalgono al restante 16,26%. Analizzando i dati degli ultimi anni appare evidente come l’incidenza delle comunità private sia stato notevolmente ridimensionato. Nel 2001 i bambini adottati provenienti da istituti non statali erano stati addirittura 907. E ancora nel 2003,  le percentuali di provenienza dei minori dati in adozione provenienti da istituti pubblici e privati erano molto più ravvicinate: il 56,35% contro il 43,65%, sempre a favore dell’Icbf.

Se questo è il quadro dell’immediato passato, il futuro non appare roseo. Nel primo mese del 2014, in Colombia sono state realizzate solo 62 adozioni, di cui 40 nazionali e 22 internazionali. Se la media dovesse restare questa, alla fine dell’anno non si supererebbe quota 750, che significherebbe un ulteriore calo di un terzo rispetto al 2013.

 

Fonte: Icbf