Idoneità all’adozione: come fa un ente che riceve 30mila euro da una coppia a valutarne l’idoneità con imparzialità?

Gentile Direttore,

la ringrazio per la precisazione: come ho già accennato, lungi da me mettere in dubbio la buona fede di Ai.Bi. ma il mio dubbio riguarda il fatto che, purtroppo, ogni cambiamento normativo, almeno in Italia, invece di tutelare le fasce più deboli, finisce per rendere più forti i “furbi”. In altre parole, come fa Ai.Bi. ad esser sicura che un Ente, sia pur sostenuto dai servizi sociali, che ha la prospettiva di ricevere da  una cifra di circa 30mila euro da “aspiranti genitori adottivi”, sia poi così “imparziale” nel valutare l’ idoneità di una coppia? Che, non ricevendola, potrebbe rivolgersi ad altri enti? Inoltre adesso le coppie che hanno difficoltà con i servizi sociali possono sempre fare appello in Tribunale, ma con un cambiamento di soggetti attivi cosa accadrebbe? Ripeto che i miei sono solo dubbi: non ho mai inteso avanzare alcuna osservazione nei confronti di alcun Ente o Associazione onlus.

Cordiali saluti,

Valentina

 

IRENEBERTUZZICara Valentina,

la questione che pone è importante  ma non è stata posta nei termini corretti.

L’abolizione del tribunale per i minorenni  è “cosa opportuna e salutare” perché davvero non servono a nulla se non a far perdere tempo alle coppie che danno disponibilità all’adozione. Succede talvolta che il giudizio emesso dal tribunale sia letteralmente opposto alla valutazione fatta dai servizi sociali  o addirittura che arrivi alla conclusione di concedere l’idoneità secondo quanto richiesto dalla coppia. Cosa serve allora il tribunale?

Abbiamo pubblicato un’ intervista ad Annamaria Colella, direttore dell’ARAI (Agenzia regionale adozione internazionale) della regione Piemonte che esprime molto bene come dovrebbe funzionare la “valutazione”  delle coppie una volta abolito il Tribunale.

E’ certo che tutta la procedura non è ad appannaggio degli enti autorizzati: il pericolo che lei paventa è reale. La sua proposta è che la valutazione debba essere affidata i servizi del territorio in collaborazione con gli enti autorizzati, l’idoneità debba essere rilasciata da una commissione regionale, specializzata. E se la valutazione fosse negativa? Allora in questo caso possono intervenire i giudici onorari  presso i tribunali.

E’ evidente che stiamo parlando di proposte che andranno discusse ed affinate ma quel che è certo è che i tribunali  facciano altre cose per esempio accorcino i tempi per verificare la situazione dei tanti minori che ancora giacciono negli istituti o comunità.

Cordialmente,

Irene Bertuzzi

Area Adozioni Internazionali di Ai.Bi.