Adozione Internazionale. L’abbraccio tra Marisol e suor Lucia, il racconto di un ritorno alle origini

Dopo 14 anni, Marisol, bambina boliviana adottata da una famiglia italiana, ritrova l’istituto e la suora che l’hanno protetta e amata

Gli occhi di Marisol irradiano tenerezza e il suo sorriso è timido però espressivo.
È venuta in Bolivia coi suoi genitori e la sorella maggiore, una famiglia che senza parole esprime nelle interazioni il significato dell’amore incondizionato.
Quando Marisol e sua sorella si guardano, si nota l’aura di complicità tra di loro. È bello avere la possibilità di risalire alle proprie origini accompagnati dalle persone che ti amano.
L’aspettativa era di conoscere il Paese natale, visitare l’istituto che l’aveva accolta, rivedere le persone che si sono prese cura di Marisol durante i primi anni di vita e rincontrare coloro che 14 anni prima hanno partecipato al procedimento adottivo.

Un viaggio nel tempo

È arrivato il grande giorno: il pomeriggio di un giorno di agosto si incontrano tutti davanti alla porta dell’istituto.
C’era un po’ di nervosismo nell’aria, un po’ di ansia quando hanno attraversato il giardino, si sono salite le scale e si è entrati nella sala, ad attendere le suore.
La stessa sala dove 14 anni fa i genitori di Marisol avevano aspettato per conoscerla. Un viaggio nel tempo.

Un abbraccio interminabile

Prima è arrivata la direttrice dell’istituto. Ma la grande sorpresa è stato l’arrivo di suor Lucia, la stessa che si era presa cura di Marisol durante il suo soggiorno nell’Istituto.
Suor Lucia ha salutato tutti, però quando ha visto Marisol l’ha osservata, si è avvicinata e le ha dato un abbraccio interminabile, che dimostrava tutto l’amore che sentiva per lei.
È stato emozionante ascoltare la narrazione di quando l’ha vista per la prima volta, molti ricordi sembravano che si riferissero a fatti accaduti solo l’altro giorno. È stata Marisol a rafforzare la propria fede, che l’ha ispirata a continuare a lavorare per i bambini. È tale l’affetto per Marisol, che ha ancora una sua foto nella stanza.

La culla dove Marisol dormiva

Dopo l’emozionante incontro, Marisol è stata accompagnata per tutto l’istituto, dove ha potuto vedere dove si trovava la sua culla, dove giocava, dove dormiva. Le stesse pareti hanno riportato molti ricordi ai genitori, di quando visitavano Marisol.
Insieme a suor Lucia, i genitori hanno rivisto le foto dell’epoca, del battesimo e di quel primo incontro, quando le loro vite si sono intrecciate per sempre.
È stato un pomeriggio molto emotivo per tutti. È commovente sapere che questa bambina è stata accudita da suor Lucia, che l’ha amata e che questo amore non si è perso con gli anni, anzi, dopo questa visita si è rafforzato.
Poi è arrivato il momento dei saluti, un ultimo abbraccio alla suora, un ultimo sguardo all’istituto e l’uscita insieme alla famiglia, così com’era successo 14 anni fa, probabilmente quei momenti non sono mai stati dimenticati e nemmeno questi momenti.
L’equipe di Ai.Bi. Bolivia spera di aver contribuito a rendere quest’esperienza davvero unica.
Ogni bambino istituzionalizzato dovrebbe avere la possibilità di essere amato da qualcuno e di poter tornare al luogo che una volta è stato la sua casa e di sentirsi nuovamente accolto.
Ringraziamo questa famiglia per averci permesso di condividere la sua storia di amore. Ci sono persone che abbelliscono l’esistenza degli altri e Marisol l’ha fatto durante il poco tempo che abbiamo condiviso. 

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni a su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it