Come vivono l’attesa dell’arrivo dei genitori adottivi i bambini abbandonati al di la dell’oceano? Quali domande si pongono? Quali emozioni vivono?

Quali emozioni provano due neo genitori adottivi, nell’attesa di salire su quel volo che li porterà dai loro figli? Quali preoccupazioni? Quali domande?

E lì, dall’altra parte del mondo, quel figlio in attesa, con che palpitazione aspetta l’arrivo della sua mamma e del suo papà? Come vive l’attesa di quell’incontro?

Fabio ed Alessandra, genitori adottivi di Paola e Luis Fabian, ci permettono di rivivere, attraverso il loro racconto, l’emozione di quel primo incontro…

Un’attesa fatta di emozioni

Siamo Fabio e Alessandra Carrara, una coppia di sposi di Napoli diventati genitori in Colombia, il 25 novembre 2019, di Paola e Luis Fabian. Allora avevano rispettivamente 8 e 5 anni: lei tanto timida, lui dallo sguardo vispo da scugnizzo napoletano.

Nei 3 mesi di attesa precedenti alla partenza, le emozioni si susseguivano: le lacrime di gioia di una neo – futura mamma, la consapevolezza di essere diventati mamma e papà, il desiderio di possedere il teletrasporto per balzare dall’altra parte del mondo, prendere i tuoi figli e ritornare a casa; le domande e i dubbi: “Sapranno ormai della nostra esistenza? Saremo accettati o avranno delle remore?”…

Parti con un carico di adrenalina maggiore perché sai che l’equipe che li segue da anni comunica in Italia: “Fate partire i signori Carrara, i bambini sono pronti, li vogliono conoscere!”

Incontri i tuoi figli che corrono verso di te con le braccia aperte e il sorriso a 32 denti mentre urlano “Mama’! Papà!” e pensi che due piccoletti indifesi sono in realtà tanto coraggiosi, perché affidano la loro vita nelle mani di due perfetti sconosciuti.

E loro, come hanno vissuto l’attesa da futuri figli?

Più di una volta Paola ci ha testimoniato spontaneamente le sue riflessioni a tal riguardo presso i genitori affidatari…

“Fabian li chiamava mamma e papà perché è piccolo e non capisce ma io sapevo che non erano la mia mamma e il mio papà. Un giorno ci hanno fatto vedere il vostro video bellissimo, c’era anche la signora, allora io ho cominciato a piangere, poi ci hanno dato i regali… Lo abbiamo visto (il video) tante volte perché era bello e non vedevo l’ora di incontrarvi!!!”

“Mamma, perché ci hai voluti famiglia? Mamma, grazie per averci scelti!!”.

 “Vi aspettavamo… volevamo conoscere il nostro Freddie (è il nostro Jack Russell)”.

Testimoniare la gioia dell’adozione

 Poco prima del lock down in Italia, abbiamo testimoniato ad una coppia di amici la nostra esperienza ed abbiamo consigliato di affidarsi ad Ai.Bi per la loro serietà, l’organizzazione meticolosa e la presenza garbata e professionale dell’avvocato Angela Campuzano, referente delle coppie che si recano in Colombia.

Dopo un anno e mezzo dall’inizio della nostra storia insieme come famiglia, finalmente questi amici hanno saputo che sempre in Colombia, c’era la loro bambina e davanti ad una ottima pizza napoletana, ci hanno parlano della loro piccola, del turbinio di emozioni, i nostri consigli, i documenti che dovranno preparare, il confronto tra la nostra lingua e quella spagnola e inevitabilmente… io e mio marito abbiamo rivissuto le emozioni dell’attesa.

Paola e Fabian, anch’essi presenti, ci ascoltano e manifestano la loro emozione attraverso le lacrime e alcuni disegni che hanno regalato tra un boccone e un sorso d’acqua a Rosario e Manuela ancora di più, con le lacrime agli occhi. Nei giorni successivi nostra figlia così timida e sensibile, mi ha chiesto se anche la sua piccola, futura amica alla quale insegnerà l’italiano, sa già della esistenza dei suoi futuri genitori, mi chiede ancora oggi a quando il suo arrivo in Italia, capisco allora che attraverso me, Fabio e i nostri amici, sta comprendendo l’emozione di genitori che attendono e allo stesso tempo rivive la sua / loro attesa… e il racconto di quel periodo, ritorna quasi quotidianamente!

 Maggiori informazioni sul meraviglioso percorso dell’adozione internazionale e sulle date degli incontri informativi di gruppo QUI