Adozione. Ascoltiamo quel grido che ripetutamente non cessa di esistere

Nel mese di marzo si rinnova la preghiera del Santo Rosario dedicata ai bambini abbandonati di tutto il mondo e alle famiglie adottive e affidatarie, una proposta delle famiglie della comunità La Pietra Scartata che per tale iniziativa si ritrovano il primo sabato di ogni mese coinvolgendo le proprie parrocchie, i gruppi e le comunità locali. Commento e preghiere sono a cura di Nicoletta e Antonio Tagliabue (Comunità Regione Lombardia)

 Vangelo secondo Matteo (Mt 17,1-9)

In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo». All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo. Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti».

Commento

Gesù ci prende con se e cammina con noi per condurci “là” e comprendere la croce … la sua Croce, la Croce che i nostri “Figli” abbandonati vivono ogni giorno. Abbiamo bisogno di capire per abbandonarci a ciò che Lui vuole e ci chiede.

Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento”.

Ecco che ci presenta i nostri figli, quelli che ogni giorno ci chiamano, gridano il nostro nome e urlano il loro dolore! Si presentano a noi brillanti come il sole e candidi come la luce. E in loro Gesù pone il suo compiacimento.

Ascoltatelo”.

Ascoltiamoli questi “Figli”. Poniamo il nostro orecchio all’ascolto del loro grido. Ascoltiamoli. È la parola, il verbo che sta al centro di tutto il brano e della nostra vita, che provoca sbigottimento e talvolta paura di farci travolgere dentro a storie che possono essere difficili e faticose. Ci sentiamo di non appartenere, di lasciare agli altri la scelta di amarli.

Ma … “Alzatevi e non temete”.

È l’atteggiamento fondamentale per tutti. E così ci affidiamo! Affidiamo a Lui le nostre scelte dettate dal dolore di quel “grido” che ripetutamente non cessa di esistere e che è la nostra strada, la strada di ognuno di noi, che ci porta “là” dove la croce ci incoraggia a proseguire il cammino e affidarci a Lui.

Preghiamo

 Nel primo mistero gaudioso ricordiamo l’annunciazione dell’Angelo a Maria Vergine

Preghiamo per le famiglie adottive in difficoltà coi propri figli. Perché il dialogo, la comprensione ma soprattutto l’amore che le ha condotte a loro siano punti fermi di sostegno al loro cammino.

Nel secondo mistero gaudioso ricordiamo la visita di Maria Santissima a Santa Elisabetta

Preghiamo affinché il nostro cuore si apra all’Ascolto del grido di ogni bambino. Non permettere, Signore, che il nostro egoismo ci chiuda alla sordità.

Nel terzo mistero gaudioso ricordiamo la nascita di Gesù nella grotta di Betlemme

Signore, sostieni, proteggi e sii vicino a quei Figli che la vita ha reso orfani dei propri genitori. Fa loro sentire la presenza di chi li ha accolti e amati. Preghiamo.

Nel quarto mistero gaudioso ricordiamo Gesù che viene presentato al Tempio da Maria e Giuseppe

Preghiamo per i bambini e  i ragazzi in affido. Perché trovino l’affetto premuroso e l’amore di cui hanno bisogno nella famiglia accogliente, così da trovare fiducia nel loro cammino.

Nel quinto mistero gaudioso ricordiamo il ritrovamento di Gesù nel Tempio

Le situazioni della vita possono cambiare. Signore aiuta i genitori a riconoscere nei propri figli quei talenti che talvolta vengono negati. Preghiamo.