Adozione. I bambini della rubrica “Figli in attesa” hanno caratteristiche simili a quelli che vengono proposti in abbinamento dalle autorità straniere?

Attraverso questi appelli speciali, l’autorità straniera confida di trovare una coppia o una famiglia motivata all’adozione di questi bambini “in attesa”.

Carissima Ai.Bi.

Io e mio marito vorremmo tanto adottare un bambino. Navigando sul vostro sito, abbiamo letto alcuni appelli della vostra rubrica “Figli in attesa”. Ci domandavamo se questi bambini hanno caratteristiche simili a quelli che vengono proposti in abbinamento dalle autorità straniere.
Grazie per la disponibilità.

Sandra e Antonio

Gentilissimi Sandra ed Antonio,
innanzitutto grazie per aver consultato la nostra rubrica dedicata ai figli in attesa e grazie soprattutto per la vostra domanda, che ci permette di fare ulteriore chiarezza rispetto alle caratteristiche di questi bambini.
Normalmente le autorità straniere propongono in abbinamento bambini per cui non si aspettano un rifiuto da parte della coppia selezionata, dal momento che, il dossier dei candidati all’adozione è stato studiato e sono quindi conosciute le risorse e le debolezze della coppia, nonché le loro disponibilità particolari, la composizione del nucleo familiare, compresa l’eventuale presenza di altri figli e tutte le altre informazioni che possono essere utili per effettuare il miglior abbinamento coppia-bambino, sempre nell’interesse superiore del minore stesso.

Diversa è la situazione dei Figli in attesa.

In questo caso le autorità ci presentano schede di bambini particolarmente complesse, che per via della loro età, del loro numero, o delle patologie, traumi e disturbi di cui soffrono, rendono più difficoltoso l’abbinamento con una famiglia di quelle già presenti nel loro database, siano esse nazionale, che internazionale.
Attraverso questi appelli speciali, l’autorità straniera confida di trovare una coppia o una famiglia motivata all’adozione di tali bambini, perché magari nel periodo dell’attesa ha maturato disponibilità particolari o perché con adeguata formazione ha saputo sviscerare e comprendere alcune situazioni critiche legate a disturbi e/o patologie specifiche.

Non è richiesto alle coppie che si candidino all’adozione di questi bambini o che semplicemente desiderino approfondirne la conoscenza, di essere “coppie sante” o coppie imperturbabili, senza dubbi o timori, ma è sicuramente necessario mostrare reale consapevolezza rispetto alle difficoltà dei casi proposti fiducia nelle proprie risorse nell’aiuto specializzato. Ma soprattutto è importante riuscire ad andare oltre quelle caratteristiche particolari che possono ingabbiare i bambini e riuscire a vederli nella loro umanità, nel loro desiderio di essere considerati figli.
Cari saluti

Monica Colombo – Referente rubrica “Figli in attesa”