Adozione internazionale. Cina. “Angelo Fei non camminava per una meningocele: ora è campione di capriole! E noi siamo pronti per il bis!”

MeneghinE’ arrivato un gioiello e siamo già pronti, prontissimi per fare il bis!” esclamano entusiasti Cecilia e Giovanni Meneghin, genitori di Angelo Fei rientrati a casa, in provincia di Treviso nel giugno dell’anno scorso. “Peccato solo che la regione Veneto richieda un paio di anni di attesa dalla prima adozione e quindi…pazienteremo!”.

Il dono dell’adozione, in casa Meneghin, ha il visetto del piccolo Angelo, quattro anni il prossimo aprile. “Non siamo stati fortunati ..di più! – prosegue Cecilia – E’ il bimbo ideale, se occorresse sognarne uno. Non è capriccioso, è buono, certo con il suo carattere. Ma non possiamo proprio lamentarci!”. Il nome italiano scelto per lui, Angelo, era parso a mamma e papà quello che più si avvicinava al senso del suo nome cinese, Fei, che esprime il concetto del volo: una scelta azzeccata, tanto che oggi il bambino, chiacchierone e socievole, ama ricordare a tutti il suo doppio nome, italiano e cinese.

Aveva due anni appena compiuti, il giorno dell’incontro a Xi’An – ricorda Giovanni -: è arrivato insieme alla sua tata, cui era molto legato e dalla quale non voleva staccarsi. Il momento era particolare per tutti: anche lei piangeva per cui ci siamo tutti molto emozionati. Il bambino sembrava non capire bene la situazione così, quando la tata è riuscita a salutarlo e ad andare via, l’ho preso in braccio e lentamente si è calmato”.

Dopo le firme e le foto di rito, ecco però un nuovo cambiamento: il piccolo si è abbarbicato alla mamma e da lì non si è più staccato.

Da quel momento, per circa una settimana, non riuscivo a metterlo per terra, nemmeno ad andare in bagno! – ricorda Cecilia – I primi giorni sono stata abbastanza faticosi anche perché il bambino non camminava, era piccolo, con una muscolatura debole e quindi voleva stare sempre in braccio. Non si staccava da me neanche per andare sul passeggino”.

All’inizio  Angelo Fei voleva solo il contatto fisico con la mamma mentre sceglieva il papà per farsi aiutare a mangiare. ”Io dovevo sempre essere il tramite per tutto, anche per i momenti di gioco – ricorda Cecilia –  tanto che una delle prime espressioni imparate da Angelo è stata ‘Guarda papà!’”.

Cecilia e Giovanni raccontano una realtà che molte coppie hanno vissuto dopo il primo incontro con i loro figli: i bambini, soprattutto quelli più piccoli, esprimono spesso i loro sentimenti e le loro emozioni con il “linguaggio del corpo” più che a parole e così è stato per Angelo Fei che, giorno dopo giorno, ha imparato a conoscere quei due adulti venuti da lontano per entrare per sempre nella sua vita.

Se penso a quanto parla ora non ci pare vero! – dicono i Meneghin – Quando lo abbiamo incontrato non parlava cinese ma, non so come, già alla fine della prima settimana capiva tutto quello che dicevamo. Dal punto di vita fisico, poi…era piccolino per i suoi due anni ma in poco tempo ha recuperato tutto il possibile. E’ come se avesse vissuto di nuovo due anni in sei mesi!”.

Angelo Fei, era affetto da meningocele operato alla nascita in Cina: “Non vi è stato nessun interessamento neurologico dopo l’intervento, fortunatamente non ha nulla – dicono i genitori – Non avrebbe cambiato certo il nostro sì, ma è vero che qualche preoccupazione l’abbiamo vissuta. Avevamo visto un video del bambino, in cui Angelo non camminava mai, per cui eravamo pieni di domande e di timori. Ce la farà con il nostro aiuto, con il nostro amore? In un altro video, poco prima di partire, lo vedevamo invece camminare a zig zag: all’inizio eravamo rimasti perplessi poi… ci hanno detto che in realtà stava inseguendo una tata che aveva in mano dei biscotti!”.

Oggi il bambino cammina bene: ogni settimana fa psicomotricità, anche per giocare insieme ai coetanei e si diverte moltissimo. “Secondo le maestre è ben coordinato tanto che ha imparato da solo a fare le capriole – dice mamma Cecilia –, che tra l’altro è educatrice di formazione -. E’ più che pronto per andare all’asilo, il prossimo settembre

L’appetito non manca a Angelo Fei che sembra gradire ingredienti e piatti italiani. Il cibo preferito? La pizza. Recente scoperta del suo palato? Il latte con un cucchiaino di cioccolato in polvere. Quando andiamo a fare la spesa vuole portare da casa il suo piccolo carrello- continua –: ormai tutti lo conoscono per cui si ferma sempre dal banco dei salumi, dove gli offrono una fettina di salame e al banco dei formaggi perché sa che qualcuno gli dà sempre un pezzetto di grana”.

Angelo Fei ha conquistato tutti in famiglia, anche chi all’inizio non sapeva come avrebbe reagito a un bambino arrivato dall’altro capo del mondo. E i giochi preferiti sono costruzioni con i Lego e il trenino. Sempre e solo con papà.