Adozione Internazionale: “Il decreto scade tra un mese, riusciremo comunque a realizzare il nostro sogno?”

Il consiglio è di iniziare la conoscenza dei vari Enti anche prima di avere il decreto d’idoneità, così da non ritrovarsi con i tempi troppo ristretti. Gli incontri informativi di Ai.Bi. alla sera e al sabato per favorire le coppie

Tante volte, come Ente autorizzato, capita di ricevere delle coppie che contattano Amici dei Bambini per un primo approccio conoscitivo quando mancano solo pochi mesi alla scadenza del loro decreto di idoneità, documento emesso dal Tribunale per i Minorenni che ha validità di un anno.
In questi casi, diventa un po’ complicato far partire tutta la procedura prevista per instaurare una buona relazione e giungere al “conferimento d’incarico”, perché non si tratta di sottoscrivere un “contratto” tra due soggetti, ma di imbastire accuratamente un progetto di genitorialità adottiva che realizzi l’obiettivo di allargare e rendere più “completa” la famiglia.
Per arrivare al mandato, c’è necessità di reciproca conoscenza, di instaurare una relazione di estrema chiarezza e fiducia da entrambe le parti, così da percorrere insieme un percorso che prevede alcuni passaggi obbligati che hanno comunque le loro tempistiche (si spera brevi).
Questo vale, a maggior ragione, se nella famiglia sono già presenti dei figli, perché si deve ricavare il tempo adeguato anche per il loro coinvolgimento in colloqui specifici, in cui ascoltare la loro voce sull’accoglienza di un fratellino o sorellina.

Coppie disilluse dall’adozione nazionale

In alcune occasioni capita di avere a che fare con coppie che, in prima istanza, avevano confidato nel buon esito dell’iter nazionale, salvo poi rivolgersi agli enti autorizzati per l’adozione internazionale solo in un secondo momento. La legge italiana permette di mantenere entrambi i canali aperti, ma è doveroso comprendere che, se per l’adozione nazionale si è “in attesa” del colloquio con il giudice e la successiva camera di consiglio, nelle adozioni internazionali bisogna attendere il decreto di idoneità, che dà un anno di tempo per individuare l’ente autorizzato cui conferire l’incarico. Ecco perché il consiglio è di portare avanti la conoscenza dei vari Enti anche prima di avere il decreto d’idoneità, così da non ritrovarsi con i tempi troppo ristretti.

L’Ente Autorizzato come conosce la coppia?

Altro aspetto da tenere in considerazione è che ogni ente autorizzato opera seguendo delle proprie direttive interne che variano da soggetto a soggetto: gli Enti sono tutti autorizzati dalla CAI (Commissione per le Adozioni Internazionali), ma c’è piena libertà di proporre alla coppia la procedura che si ritiene più adatta per definire insieme lo specifico progetto adottivo.
Inoltre, alcuni degli Enti sono autorizzati a operare in differenti Paesi, e anche la decisione su quale possa essere la migliore destinazione per ciascuna coppia necessita di attente valutazioni.
Ai.Bi. ha il suo percorso, che, proprio per garantire una conoscenza reciproca proficua, prevede diversi step, ciascuno dei quali ha i suoi tempi e necessita di adeguate informazioni.

Venire incontro alle coppie lavoratrici

Naturalmente, c’è la consapevolezza che le coppie arrivano a incontrare l’Ente autorizzato dopo un percorso con i Servizi sociali piuttosto impegnativo, anche dal punto di vista della gestione dei tempi: solitamente gli appuntamenti sono svolti in un arco di tempo breve, in orari scomodi per la maggior parte delle coppie lavoratrici, costrette a chiedere permessi. E lo stesso vale per il reperimento di alcuni certificati, da richiedere a uffici aperti al pubblico solo in fasce orarie ristrette che mal si sposano con l’occupazione professionale.
Il tutto senza considerare le varie attività che ogni famiglia deve “incastrare” nell’organizzazione quotidiana. E intanto il ticchettio dell’orologio continua inesauribile e i giorni del calendario si avvicendano, mentre le coppie ritardano l’incontro con l’Ente per non dover chiedere altri permessi al lavoro e sommare ulteriori impegni. Ecco perché, per venire incontro alle esigenze delle coppie, molte delle proposte informative e formative di Amici dei Bambini vengono vengono svolte di sera, nei fine settimana o in modalità online.

Amici dei Bambini è pronta ad accompagnarvi verso vostro figlio!

 Per tutto quello che finora si è detto, il consiglio di Amici dei Bambini è di non arrivare dall’ente quando mancano 45/60 giorni alla scadenza del decreto, da conteggiare a partire dalla notifica da parte del Tribunale, non da quando la coppia ne viene in possesso. È un invito dettato proprio dalla volontà di offrire alle coppie il giusto tempo per conoscersi reciprocamente e per presentare nella giusta maniera le diverse possibili destinazioni.
Potrebbe stupire le coppia scoprire quanto possa essere breve il tempo di attesa per alcuni Paesi, se vissuto con il giusto anticipo e la relativa calma.

Tutte le coppie che desiderassero maggiori informazioni in merito alle Adozioni Internazionali, possono scrivere a adozioni@aibi.it