Adozione Internazionale. I documenti per il Paese hanno una scadenza o durano per tutto il tempo dell’attesa?

È comprensibile l’insofferenza dei genitori adottivi di fronte a ulteriore “burocrazia”, ma bisogna sempre ricordarsi che dare in adozione un minore è una grande responsabilità ed è giusto assicurarsi periodicamente che non ci siano impedimenti

Buongiorno,
siamo Simona e Maurizio e abbiamo ottenuto, dopo un percorso piuttosto lungo, il decreto di idoneità. Adesso ci apprestiamo a scegliere l’ente con cui proseguire. Sappiamo che una volta scelto l’ente e individuato il Paese, dovremo preparare il dossier da consegnare all’autorità locale, ma vorremmo essere rassicurati sul fatto che, una volta depositato il dossier all’estero, questo rimarrà valido fino all’adozione, perché siamo stanchi di tutta questa parte burocratica e vorremmo solo concludere presto.
Grazie per la vostra attenzione

Gentilissimi Simona e Maurizio,
prima di tutto auguri per il vostro decreto di idoneità: primo passo che vi avvicina a vostro figlio. De di strada da fare e di impegno da metterci, però, ancora ne rimangono. Come giustamente indicate voi stessi, infatti, dovrete preparare anche per il Paese a cui verrete destinati il dossier per la “seconda idoneità”, cioè per essere autorizzati dal Paese stesso a entrare in lista di attesa.
Per permanere nelle liste di attesa però, la maggior parte delle autorità straniere (eccetto pochi casi come, per esempio, Cina e Perù) richiedono nel tempo (in alcuni casi lo fanno nel momento in cui la coppia riceve l’abbinamento) di attualizzare alcuni documenti o rinnovare la richiesta di adozione. Ovviamente sono richieste a cui non ci si può sottrarre, pena l’esclusione dalla lista d’attesa stessa.
Ma questa sicuramente non dev’essere la discriminante sulla quale scegliere il Paese di destinazione, che deve avvenire, invece, tenendo in considerazione altri elementi importanti riguardanti la coppia e le situazioni contingenti dei Paesi stessi.

Ogni Paese ha le sue richieste sul rinnovo dei Documenti Adozione Internazionale

Giusto per fare alcuni esempio: in Cile i documenti hanno validità 2 anni, poi vanno rifatti, e viene chiesto un aggiornamento della relazione psico-sociale ogni 6 mesi. Anche in Colombia i documenti scadono dopo 2 anni. La Bulgaria ha il rinnovo annuale della disponibilità ad adottare, mentre il rinnovo di alcuni documenti (casellari Giudiziari, certificati medici e psichiatrici, reddito, ma a discrezione del giudice anche altri) è fatto in sede di udienza in Tribunale, quindi dopo l’abbinamento. In Moldova bisogna comunicare una volta all’anno se la situazione familiare è cambiata o se non ci sono modifiche, mentre tra il primo e il secondo viaggio per l’udienza bisogna produrre dei documenti richiesti dal giudice. In Russia, dopo un anno viene richiesto il rinnovo di alcuni documenti. E così via.
Ogni Paese, insomma, ha le sue regole e le sue richieste, che naturalmente vi verranno spiegate nei dettagli nel momento della destinazione da parte degli operatori del settore estero delle adozione dell’Ente che vi prenderà in carico.
La cosa importante è non lasciarsi spaventare o demoralizzare dall’idea di questo ulteriore impegno che arriverà, ma considerarlo un passo dovuto per incontrare vostro figlio. Con la consapevolezza che, comunque, con voi ci sarà l’ente a ricordarvi per tempo scadenze e rinnovi dei vari documenti.

Dare in adozione un bambino è una grande responsabilità

È comprensibile il vostro desiderio di procedere in fretta e la vostra frustrazione davanti alla tanta burocrazia, ma considerate sempre il fatto che un’autorità straniera vi sta affidando, per la vita, un figlio di quella terra, concedendovi il privilegio di essere scelti per diventare la sua mamma e il suo papà. È comprensibile, dunque, la necessità (e il dovere) di assicurarsi che, nel tempo, non ci siano impedimenti importanti che possano inficiare l’adozione: dare in adozione un minore è una grande responsabilità, e sono sicura che chiunque, trovandosi nei panni di chi decide, troverebbe normale accertarsi periodicamente della disponibilità di chi ne fa richiesta.
Chiudo consigliandovi però di non pensare già alle “fatiche” future ma di concentrarvi sull’oggi, affrontando giorno per giorno il percorso dell’adozione e facendo tutto ciò che è richiesto per abbracciare vostro figlio, sicuri che non sarete mai soli in questo cammino, ma sempre affiancati dall’ente che sceglierete.

Antonella Spadafora
Desk Area Estero Adozioni Internazionali