adozione internazionale, chiarimenti urgenti chiesti alla CAI sui rimborsi

Adozione internazionale. E’ caos nei rimborsi, gli Enti Autorizzati chiedono chiarimenti urgenti alla CAI

Le difficoltà e la farraginosità del sistema previsto per le oltre 11mila famiglie che hanno diritto a ricevere il rimborso per le spese adottive per procedure completate tra il 2012 e il 2017 non sono passate inosservate agli Enti Autorizzati. Che hanno scritto alla Commissione Adozioni Internazionali per chiedere provvedimenti urgenti

La Commissione, da parte sua, fa sapere che entro stasera saranno pubblicate delle FAQ “con cui si darà risposta ai dubbi finora formulati”

adozione internazionale, chiarimenti urgenti chiesti alla CAI sui rimborsiDopo anni di attesa, sembrano non essere ancora del tutto superati i problemi legati ai rimborsi per le procedure di adozione internazionale completate tra gli anni 2012 e 2017. Dopo la notizia dello sblocco di 40 milioni di euro tramite decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, a copertura del pregresso ancora insoluto, infatti, non c’è attualmente chiarezza piena e ci sono, anzi, critiche sulle modalità farraginose con cui è prevista la possibilità di presentare domanda e ottenere il rimborso.

Emblematico, a tale avviso, è il post di un papà adottivo che ha scritto sulla pagina Facebook di Ai.Bi. lamentando quanto segue: “Aspetti da cinque anni la possibilità di richiedere un rimborso sulle spese sostenute per l’adozione nel 2012. Poi finalmente si aprono i termini per presentare l’istanza…e hai tempo solo 45 giorni per aderire….. Una procedura online assurda e complicata, la CAI chiede documenti che ha già, serve per l’accesso avere la FIRMA DIGITALE SPID, una volta che accedi con la SPID …devi caricare in PDF la copia della carta di identità, devi caricare tutti i giustificativi di spesa, che prima devi scannerizzare, uno per volta. Poi devi compilare online un modulo, scaricarlo, stamparlo, sottoscriverlo con firma autografa, scannerizzarlo e ri-caricarlo online in un sito….dove sei già loggato con la SPID! Ma…allora il certificato di firma digitale a cosa serve? Nel Decreto viene stabilito un limite di reddito….come REDDITO COMPLESSIVO…cioè al lordo imposte: ma non era più corretto considerare il REDDITO ISEE? E poi ….ci chiediamo perché le adozioni in Italia sono in calo verticale: le famiglie vogliono adottare….perché credono che ogni bambino abbia diritto ad avere una famiglia…..e dopo aver superato tutto le difficoltà iniziali, le spese da sostenere per una adozione internazionale diventano anche una discriminante…speriamo che il nuovo Governo riprenda con il giusto approccio in carico la tematica delle adozioni internazionali e della COMMISSIONE ADOZIONI INTERNAZIONALI….neo Ministro alla Famiglia Lorenzo Fontana…cosa ne pensi?”.

Da parte loro, un gruppo di 21 Enti Autorizzati, tra cui Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini, ha scritto, già venerdì scorso, alla Commissione Adozioni Internazionali per segnalare le varie criticità rispetto all’iter di richiesta del rimborso, tra cui la richiesta di inviare il ‘Modello B’; più in generale, la constatazione degli Enti Autorizzati è che risulterebbe poco utile e assai gravoso chiedere oggi a loro di ripetere le certificazioni già rilasciate a suo tempo alle coppie adottive, nonché problematica nella realizzazione, visto il grande numero di coppie interessate, nei tempi messi a loro disposizione (fino al 16 luglio) per chiedere i rimborsi.

Dopo la missiva, effettivamente, i primi riscontri di qualche coppia hanno evidenziato che è stato sufficiente caricare autonomamente tutte le certificazioni già ricevute negli anni dagli Enti Autorizzati per poter chiudere la domanda di rimborso. Ora, tuttavia, bisognerà verificare se attraverso le richieste degli Enti Autorizzati i problemi siano stati già risolti in CAI, oppure se ci saranno nuovi ritardi e rallentamenti burocratici segnalati dalle famiglie adottive nel mettere in campo la richiesta di ciò che è loro dovuto da anni. La Commissione, da parte sua, fa sapere che entro stasera saranno pubblicate delle FAQ “con cui si darà risposta ai dubbi finora formulati”. L’auspicio è che siano risposte concretamente risolutive e non interlocutorie.