Adozione internazionale. “… e un giorno i nostri figli ci dicono: Vogliamo rientrare al nostro paese!”

I momenti difficili, le emozioni e i consigli. La testimonianza di una famiglia che ha aperto il suo cuore a tre bambini provenienti da un altro paese e che ha affrontato le loro resistenze e le loro paure con pazienza e comprensione

L’adozione internazionale è una scelta di amore e di coraggio, che comporta anche delle sfide e delle difficoltà. In questa testimonianza, Michela, madre adottiva di tre bambini brasiliani racconta alcuni momenti di crisi e di gioia.
“Un giorno i nostri figli, da poco con noi in Italia, ci dicono ‘Vogliamo rientrare al nostro paese’
Non c’era nulla che potessimo dire o fare. Volevano ritornare al loro paese.
Gli abbiamo preparato le valige e gli abbiamo detto di andare. Loro sono usciti, si sono messi sul marciapiede, mentre noi abbiamo aspettato dietro la porta, 20/30 minuti. Poi abbiamo sentito il campanello: ‘Noi vogliamo ritornare con voi, non vogliamo partire’.
In un’altra occasione è stato Davide che era uscito di casa, con le ciabattine, la magliettina e con la valigia semivuota.
Anche in quel caso, ci siamo messi dietro al portone ad aspettare per vedere che cosa succedeva.
Dopo poco ha suonato.
Prima di lui, lo aveva fatto anche la sorella Alessandra.
Eravamo in vacanza ad Alghero e lei aveva fatto la valigia per andarsene.
Il succo del discorso e che loro ci hanno messo alla prova, perché volevano capire se li avremmo riaccolti. Questo accadeva anche quando si erano comportati male.
L’importante è lasciare nel suo contesto il messaggio.

L’importanza della preparazione

Durante l’incontro informativo, avevo parlato dell’importanza della formazione che le coppie devono portare avanti nel periodo di attesa.
La preparazione all’accoglienza necessita di un tempo rilevante e non sempre una chiamata immediata è positiva. Bisogna essere pronti a tutte le problematiche che si possono verificare.
Questo aiuta poi a gestire i casi concreti quando si verificano.
I nostri figli hanno protestato costantemente su mille questioni.
È capitato che ci dicessero: ‘Non vogliamo stare qui, ma ce ne vogliamo andare via con l’aereo’.
Siamo stati in grado di affrontare la situazione proprio perché eravamo stati preparati.
So benissimo che loro non volevano veramente rientrare al loro paese.

La scelta

Eravamo sempre sotto esame, perché loro volevano vedere se realmente saremmo diventati i loro genitori, per sempre, o, se nel momento in cui si fossero comportati male, li avremmo effettivamente rimandati indietro.
La nostra reazione con Stefania, invece è stata: ‘Non siamo noi a volerti mandare via, sei tu a non voler restare con noi, la porta è aperta.
Quando vuoi ritornare, noi siamo qui, ma se questo è il tuo desiderio non possiamo obbligarti a restare con noi. Anche se noi riteniamo di essere mamma e papà, se tu non vuoi essere il nostro figlio non ti possiamo obbligare’.
Gli abbiamo fatto capire, quindi, che era una sua scelta.”

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni a su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it