Adozione Internazionale. La complessa burocrazia e il supporto delle “Apostille” nel percorso adottivo

Dalla tradizionale certificazione alle innovazioni digitali: ecco come le “apostille” possono facilitare il lungo cammino verso l’adozione di un bambino all’estero 

Nel complesso percorso dell’adozione internazionale, una delle sfide più grandi è la preparazione dei documenti necessari. Questo processo, già di per sé lungo e complicato, richiede una serie di certificazioni e convalide che possono rivelarsi particolarmente onerose. Tra le varie pratiche burocratiche, le apostille rappresentano uno degli aspetti più delicati e, allo stesso tempo, fondamentali per il buon esito della procedura.
Apostille. Un nome che può sembrare curioso, ma che di divertente non ha nulla. Derivante dal latino “post illa”, cioè “dopo quelle [parole del testo]”, l’apostille è una certificazione che autentica, con pieno valore legale internazionale, un atto pubblico, in particolare quelli notarili. Questo strumento giuridico è stato riconosciuto dai Paesi firmatari della Convenzione dell’Aia del 5 ottobre 1961, la quale ne garantisce la validità in ambito internazionale.

La procedura

Ma che cosa significa, in pratica, questa procedura? Quando un documento viene corredato del timbro apostille, non è più necessaria la legalizzazione del documento da parte dell’autorità diplomatica del Paese di provenienza. È sufficiente un timbro rilasciato dalla Prefettura o dalla Procura, a seconda che il documento sia di natura amministrativa o giudiziaria. Questo semplifica notevolmente il processo, permettendo di risparmiare tempo prezioso, un fattore cruciale quando si tratta di adozioni internazionali.
Fortunatamente, oltre 125 Paesi hanno ratificato la Convenzione del ’61. Anche molti dei Paesi ancora esclusi, come la maggior parte degli Stati africani, sono in trattative con l’Unione Europea per aderire alla Convenzione, il che renderebbe più semplice e rapido il processo di adozione internazionale anche per i loro cittadini.

L’Apostille elettronica

Con l’avvento della tecnologia, il sistema delle apostille ha fatto un ulteriore passo avanti con l’introduzione dell’Apostille elettronica (e-APP), una versione digitale dell’apostille tradizionale. Simile alla firma digitale, l’e-APP permette di autenticare documenti senza la necessità di recarsi fisicamente negli uffici competenti. Il timbro viene apposto digitalmente, e la sua autenticità è garantita dalle autorità competenti attraverso appositi registri. Con questo sistema, il risparmio di tempo è ancora più significativo, riducendo di settimane i tempi di attesa, soprattutto in Paesi stranieri, quando si è in attesa di poter tornare a casa con il proprio bambino.

Un processo più rapido ed efficace

Molti Paesi che aderiscono a questa innovazione, come Brasile, Cile, Colombia, Perù, Moldova, e Filippine, hanno reso il processo di adozione internazionale molto più rapido ed efficiente. E l’Italia? Nonostante sia all’avanguardia nel campo delle adozioni internazionali, il nostro Paese non ha ancora implementato su larga scala l’Apostille elettronica. Nonostante i progressi fatti a partire dal 2004 con lo sviluppo di un sistema basato sulla firma digitale, attualmente dobbiamo ancora fare affidamento sull’apostille tradizionale. Tuttavia, molti notai stanno lavorando per portare a termine questa transizione. Speriamo che presto anche l’Italia possa adottare questo sistema innovativo, semplificando ulteriormente la vita delle famiglie adottive.

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni a su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it. Dona per il Fondo Accoglienza Bambini Abbandonati