Adozione internazionale. Presentate 6mila richieste di rimborso su 11.138. I 10 milioni di euro vanno al bonus adozione 2018?

Il dubbio sulla cifra che resta a disposizione dell’adozione internazionale, stanti i numeri sulle procedure di rimborso regolarmente presentate nei tempi previsti dalla CAI, potrà essere risolto soltanto se i denari rimanenti andranno investiti per rendere realtà il bonus ‘adozione’ per le circa mille coppie adottive del 2018

Questa ipotesi prende corpo nel caso in cui i 40 milioni di euro totali stanziati per questa iniziativa non potranno in alcun modo essere ‘rimessi in gioco’ per fornire una risposta a quel 45% di coppie che hanno adottato tra il 2012 e il 2017 e da tempo aspettavano novità per il rimborso

adozione internazionale. Rimangono da spendere 10 milioni, andranno al bonus adozione 2018?Adozione internazionale, i conti non tornano: come spiega tra gli altri Vita.it, stanti le 6mila richieste di rimborso presentate, ci sarà in effetti un avanzo di risorse rispetto ai 40 milioni di euro stanziati per dare risposte a chi ha adottato tra il 2012 e il 2017. Che ne sarà di quei denari? L’auspicio di tutti è che restino comunque investiti per il mondo dell’adozione internazionale.

6mila richieste di rimborso su 11.138 coppie che hanno adottato nei sei anni intercorsi fra il 2012 e il 2017 e che da tempo attendevano la possibilità di presentare istanza di rimborso per le spese sostenute rappresentano, più o meno, il 55% degli aventi diritto. I tempi troppo brevi per presentare domanda, il periodo in cui si sono aperte le ‘porte’, possono essere tante le ragioni per poter spiegare questo dato.

Ecco come prova a rispondere Vita.it: “Da un lato certamente con il tetto di 70mila euro di reddito complessivo, oltre cui non si poteva presentare richiesta di rimborso, un tetto – diciamocelo – che alcune famiglie potrebbero aver sforato, pur senza essere certo ricche. Ma è vero anche, fanno sapere dalla Commissione Adozioni Internazionali, che la percentuale di istanze di rimborso presentate non ha mai superato il 60% della possibile platea, cioè delle adozioni realizzate nell’arco temporale in questione, anche in passato”.

A questo punto, c’è una domanda da porsi: che ne sarà dei soldi che rimangono? Perché dei soldi rimangono certamente. “Le risorse stanziate sono attorno ai 40 milioni, per le sei annualità”, aveva detto la vicepresidente della CAI, Laura Laera. Anche ipotizzando che le 6mila coppie che hanno presentato richiesta di rimborso si vedano tutte riconosciuto il massimo rimborso possibile (5mila euro), è evidente che qualcosa avanza. Come verranno utilizzate queste risorse? Siamo fiduciosi che quelle risorse restino alle adozioni.

Un’ipotesi utile rispetto ai circa 10 milioni di euro che resterebbero in ballo potrebbe essere quella di tradurre in realtà l’ipotesi di bonus adozione, la proposta dei 20 enti maggiori autorizzatri presentata lo scorso 15 febbraio al Senato. Un’opzione che prevede 10mila euro di sostegno alle famiglie che hanno adottato nel 2018, che – dati alla mano – non dovrebbero essere più di un migliaio. Dunque, i 10mila euro per il sostegno sarebbero pienamente sufficienti, così che nessuno debba più attendere per anni il momento buono per presentare l’istanza.