Adozione Internazionale. Rimborsi anche alle coppie più ricche: non è la misura giusta per un rilancio

Griffini (Ai.Bi.): “Meglio sarebbe stato rendere gratuita l’adozione alle coppie con ISEE più basso…”

I rimborsi per l’Adozione Internazionale? Saranno estesi anche alle coppie con un reddito più alto. Questa è la misura contenuta nel decreto recentemente firmato dal ministro della Famiglia, Elena Bonetti, per i rimborsi delle spese sostenute per le adozioni negli anni 2018-2019. Saranno previste cifre più alte, servirà l’ISEE ma per la prima volta, di fatto, il meccanismo dei rimborsi sarà esteso a tutte le coppie.

“Riconosciamo – ha detto il ministro – che ogni bambino è un bene per tutta la comunità, che deve per questo farsene carico, è il principio che guida il Family Act”. Per questo sono stati sbloccati 15 milioni di euro. Il precedente decreto prevedeva un rimborso massimo di 5mila euro per i genitori con un reddito complessivo fino a 35mila euro e di massimo 3mila euro per i genitori con un reddito complessivo compreso tra 35mila euro e 70mila euro. Ora invece serve l’ISEE, “che – riporta il magazine Vita.it – va a individuare tre fasce, con tre rimborsi diversi e in ogni caso più alti dei precedenti. I nuclei con Isee ordinario fino a euro 25.000,00 avranno un rimborso di euro 7.500, quelli con Isee tra 25.000,01 e 40.000,00 euro avranno 6.000 euro e infine quelli con Isee oltre i 40mila euro riceveranno 5.000 di rimborso. I rimborsi per adozione sposano così il principio dell’universalismo, andando cioè a tutte le coppie che hanno adottato, a prescindere dal reddito”.

“Con i decreti appena firmati – ha detto la Bonetti – sosteniamo più efficacemente le famiglie adottive, attraverso lo sblocco di risorse e nuove regole più inclusive. La nuova proposta prevede infatti rimborsi in base alle fasce Isee e non più in base al reddito complessivo. Ho inoltre ritenuto di incrementare in misura significativa gli importi e di aggiungere una fascia Isee che consentirà a tutti i genitori adottivi, in maniera universale, di ottenere un rimborso. Facciamo oggi un altro passo di investimento nelle famiglie: l’adozione è un percorso di grande umanità per una famiglia e deve essere sostenuta direttamente. Con questo provvedimento portiamo, inoltre, anche nel sostegno alle famiglie adottive il principio di universalità che guida il Family Act: il riconoscimento che ogni bambino è un bene per tutta la comunità, che deve per questo farsene carico”.

Ma queste misure non sono la scelta “giusta per un rilancio”. Ne è convinto il presidente di Ai.Bi. – Amici dei Bambini, Marco Griffini. “Meglio sarebbe stato – è il suo commento – rendere l’adozione gratuita alle famiglie con ISEE più basso ed eliminare il rimborso a quelle con ISEE più alto. Così chi avrà un ISEE sotto i 25mila euro, potrà ottenere a rimborso , a mala pena, solo un terzo dei costi della sua adozione. Questa è una misura che non incentiva nulla. Il problema è sempre il solito: che si fanno questi provvedimenti senza ascoltare gli esperti della Adozione Internazionale e le famiglie”.