Adozione Internazionale. “Alla fine della messa si formano due file: una per un bacio al santo e una per una carezza alle nostre tre figlie”

Tra abbracci, carezze e baci sulle guance, ogni concittadino ha condiviso la felicità non solo per il passaggio delle reliquie, ma anche per un’adozione che ha portato nuova vita e ricchezza alla comunità. Una coppia racconta come le tre figlie adottive sono state accolte durante la festa patronale, un momento che ha siglato loro integrazione

Rispondendo alla richiesta su come è andato il primo periodo di convivenza in Italia, la famiglia, da poco rientrata con le loro tre figlie, racconta un aneddoto quasi surreale che strappa una grassa risata e riempie di gioia.

Poco prima del viaggio…
Come si lascia andare questa coppia, pronta a incontrare per la prima volta le loro figlie?!
Al colloquio di pre-partenza, la psicologa e l’operatore tecnico del paese di adozione si assicurano che tutto sia a posto. La coppia, precisa e organizzata, ripassa tutti i dettagli del viaggio, la procedura adottiva dalla A alla Z. Si controllano biglietti aerei, prenotazioni, documenti in regola… e infine li salutiamo mentre caricano l’ultima cosa: la “valigia dell’adottante”, stracolma d’amore e baci pronti per spupazzare finalmente le tanto desiderate figlie.

Il colloquio di rientro: incontriamo la felicità
Al rientro dal viaggio che ha cambiato per sempre la vita di questa coppia, davanti a noi si presenta una famiglia straordinaria: i due adulti, trasformati nell’espressione pura della gioia, letteralmente sommersi dall’amore. La figlia maggiore con il braccio attorno al collo del padre, la più piccola incollata al grembo della mamma, mentre la figlia di mezzo (affamata di coccole) migra da un genitore all’altro.
Le bimbe, che conoscevamo solo tramite foto e video, si manifestano come la rappresentazione della contentezza. Sono finalmente figlie, amate e protette da mamma e papà.

Il racconto dell’inserimento nel paesino dove ora vivono tutti insieme
Al di là del racconto sull’esperienza all’estero – utile all’Ente per migliorare il proprio operato, e di cui la coppia è entusiasta per il supporto ricevuto dal referente di Amici dei Bambini – i due neo-genitori ci raccontano di come la comunità locale abbia accolto le loro tre figlie. Tutti nel paese erano a conoscenza del loro progetto adottivo e attendevano con ansia questo evento.

Un evento cittadino, anzi un miracolo
Senza voler mescolare sacro e profano, quest’adozione è stata vissuta come un piccolo miracolo. E quale occasione migliore per presentare le nuove arrivate se non la tradizionale festa patronale?
“Al termine della Messa – ci raccontano i coniugi, ancora increduli – si erano formate due file. Una per baciare le reliquie del santo, secondo l’antico rito, e l’altra per dare il benvenuto alle nuove cittadine.”
Tutto il paese si è riunito per festeggiare l’arrivo delle bimbe, accolte con affetto da grandi e piccoli. Tra abbracci, carezze e baci sulle guance di queste piccole meraviglie, ogni concittadino ha condiviso la felicità non solo per il passaggio delle reliquie, ma anche per un’adozione che ha portato nuova vita e ricchezza alla comunità.

Dott.ssa Alice Paolin, Ai.Bi. sede di Mestre

Informazioni e domande sull’adozione internazionale

Chi sta considerando un’adozione internazionale o semplicemente desidera avere maggiori informazioni su questi temi, può contattare l’ufficio adozioni di Ai.Bi. scrivendo un’e-mail a adozioni@aibi.it.
Ai.Bi. organizza periodicamente anche dei corsi pensati per dare alle coppie che si avvicinano per la prima volta al mondo dell’adozione, dando loro le nozioni base sulla normativa di riferimento, le procedure da espletare, la presentazione della domanda di idoneità, ecc. A questo link si possono trovare tutte le informazioni relative al prossimo corso online “Primi passi nel mondo dell’Adozione Internazionale”. Dona per il Fondo Accoglienza Bambini Abbandonati