Adozione. La nostra famiglia è come una bella e buona Gubana

La nostra famiglia è proprio come questo dolce a forma di chiocciola: elementi diversi, alcuni più “grezzi” e popolari, altri più ricercati che si fondono per dare un gusto speciale al tutto

Quando un bambino arriva in famiglia è un po’ come fare spazio ad un nuovo e preziosissimo “ingrediente” che arricchisce la vita di gusto rendendola davvero speciale.

In questo dolcissimo racconto di una mamma adottiva di Ai.Bi. si percepisce tutta la “fragranza” di questo incontro tra ingredienti diversi, che assieme realizzano una pietanza unica e buonissima, proprio come la Gubana, dolce della tradizione di molte famiglie friulane ed ora anche del piccolo Yan Yan  (nome di fantasia).

Ecco il suo racconto.

La Gubana è un dolce friulano le cui origini sono legate alle festività religiose più importanti e sotto Natale, si inserisce a pieno titolo tra i protagonisti delle nostre tavole. Nasce nelle valli del Natisone, nelle zone di confine con la Slovenia ed ha una forte connotazione familiare. Era un dolce che si preparava nelle case e ciascuna famiglia giuliana detiene, come segreto da custodire gelosamente, la sua ricetta, il suo “ingrediente magico”.
Le origini sono molto antiche, partono dai tempi dei Romani quando il pane veniva arricchito di frutta e addolcito con il miele e tracce di questo dolce giungono fino a noi dal Medioevo. Si narra che un’antenata della Gubana fu servita al banchetto in onore di Papa Gregorio XII durante la sua visita a Cividale nel 1409.
Forte è il legame della Gubana con la città di Cividale del Friuli, ma anche in altre località del territorio ed è il dono che si fa per augurare prosperità e ricchezza.

Ha la forma di una chiocciola e l’impasto lievitato racchiude frutta e distillati. Nonostante tutte le personalizzazioni esistenti della ricetta non mancano mai uvetta, pinoli, noci, scorza di limone e grappa.

“Vogliamo tramandare al nostro bimbo questo tesoro di famiglia”

La storia della Gubana è una storia di tradizione ed ecco che anche nella nostra famiglia formatasi abbastanza di recente con l’ingresso di Yan Yan vogliamo tramandare al nostro bimbo questo tesoro di famiglia, che possa essere parte di lui e mischiarsi a quel sangue “giallo” che scorre nel suo DNA.

In questo dolce si mettono insieme, in una terrina, gli ingredienti, molto diversi tra loro, ma che insieme, nelle giuste proporzioni, donano quel gusto deciso intenso che la rendono unica: con una spatola si gira vigorosamente il tutto per alcuni minuti e il composto viene versato in un apposito contenitore.

La nostra famiglia è proprio come questo dolce a forma di chiocciola: elementi diversi, alcuni più “grezzi” e popolari, altri più ricercati che si fondono per dare un gusto speciale al tutto.

Yan Yan mi ricorda la Gubana di mia nonna…

Yan Yan con le sue particolarità caratteriali, i suoi comportamenti (di un bimbo di 6 anni compiuti) acquisiti anche durante il tempo vissuto in affido ad una famiglia cinese, le sue fragilità e forza estrema al tempo stesso ricorda la Gubana di mia nonna, una donna minuta, ma energica e infaticabile. Brillante e schiva al tempo stesso guardava le persone dritto negli occhi che sembrava scavarci dentro!

Yan Yan è identico a lei, con quegli occhietti furbi e profondi ti guarda nell’anima: è stata la prima cosa che ci ha colpiti, quando ce lo hanno presentato. Occhi grandi (a mandorla sì, ma è un dettaglio), di un nero intenso, sorridenti ma sull’espressione seria e composta di un minuscolo uomo di 6 anni e il suo bagaglio di sofferenza e solitudine.

Il primo approccio di nostro figlio col cibo italiano non è stato facile:

abbiamo provato varie volte ad iniziarlo alle prelibatezze nostrane, ma con scarsi risultati. Faceva espressioni un po’ schifate approcciandosi a pastasciutte, risotti… ma quando ha assaggiato la Gubana (in versione non alcolica) della ricetta di nonna Isa ha gradito una fetta dopo l’altra. Adesso questo dolce è quello che chiede per festeggiare il suo compleanno con i compagni di scuola, che usiamo per le occasioni di festa in famiglia, persino quando vogliamo tirargli su il morale al termine delle sue partite di calcio quando perde!

Nonna Isa non ha mai conosciuto Yan Yan ma sono certa che è stato un po’ merito suo e della ricetta che ci ha lasciato in eredità, se nostro figlio trova adorabile questo dolce delle feste, fetta dopo fetta.

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Immagine di copertina credit: Giallo Zafferano