Adozione oltre la crisi. Riconoscersi nel bene per ripartire con nuova speranza di figli

Il convegno in programma il 2 ottobre alla comunità Shalom di Palazzolo sull’Oglio (Brescia) si pone come un momento importante di riflessione sulla profonda emergenza educativa, la crisi spirituale dei giovani e il mistero meraviglioso dell’adozione

La famiglia, l’adozione, la speranza che nasce dal sentirsi accolti, le difficoltà del cammino… Questi, e tanti altri, sono gli argomenti che hanno fatto nascere l’idea e il “bisogno” di un momento di riflessione comune e di condivisione, che ha poi preso forma di un convegno. Nello specifico, il convegno La crisi nei giovani adottati presso la comunità Shalom”, che si terrà presso la stessa comunità a Palazzolo sull’Oglio il 2 ottobre.

Il Convegno del 2 ottobre come tappa di un cammino più ampio

Un convegno nato proprio dal comune sentire di alcune famiglie adottive e che ha radici lontane. Quelle, come raccontano Marialuisa Fattore e suo marito Massimo Cecchetti del seminario “La ricerca delle origini” tenutosi a Casino di Terra nel 2019. Riflettendo sulle “esperienze di alcuni figli che non sono riusciti a diventare adulti, sulle fatiche di tante famiglie adottive nell’età adolescenziale e sulla fragilità che, in generale, aumenta nei giovani, ci si è posti il problema di cosa, come associazione e movimento di famiglie, si potesse fare rispetto alle situazioni di crisi, alle forme di malessere esistenziale o a devianze di vario genere”.
Questo il “seme” su cui, nei mesi successivi, si è costruita l’idea e il programma del convegno del 2 ottobre, che non si pone come un evento “a sé”, ma si colloca all’interno di un progetto più ampio “Avremo cura di voi: chiamati sempre per nome”.
“Nel preparare l’evento – raccontano sempre Marialuisa e Massimo – ci si è interrogati su molti aspetti dell’accoglienza adottiva: dalla “bellezza” e dalla “ricchezza” di un incontro alla complessità del vivere la quotidianità in una società che spesso non è inclusiva; dalla fragilità dei nostri figli all’incapacità delle famiglie e di molte agenzie educative di arginare, sostenere, ridare speranza. A questo riguardo, in particolare, l’incontro con l’esperienza della Comunità Shalom, che accoglie numerosi giovani adottati, ci ha sollecitato a una profonda riflessione”.
A questo punto le famiglie adottive, tanto di Ai.Bi. quanto della comunità Shalom, si sono messe in gruppo e in cammino, partendo proprio da quei “figli” adottivi che sono in comunità e dal bisogno che hanno di darsi delle risposte.

Riconoscersi nel bene, come figli adottivi

“Riteniamo necessario che, oltre a interventi specialistici, l’azione di ‘cura’ miri a creare le condizioni affinché un figlio si ri-conosca nel ‘bene’, nonostante il ‘male dell’abbandono’, sentendosi comunque inserito in un grande progetto di salvezza che affonda le sue radici proprio in quella famiglia che con un ‘sì, ti accolgo’ ha espresso una promessa incondizionata che è e sarà per sempre. In questo ci aiuta San Giovanni, quando dice: ‘Non ho perduto nessuno di quelli che mi hai dato’. (Gv. 18,9).

Bellissime parole alle quali fa eco il pensiero di Marco Griffini, fondatore e Presidente di Ai.Bi. Amici dei Bambini: “L’adozione, prima di essere un atto giuridico, è un atto di fede, che dev’essere rinnovato ogni giorno. Un ‘credo‘ recitato non solo da parte di noi genitori – io credo che tu sia mio figlio – ma anche dai nostri figli adottivi – io credo che tu sia mio padre / mia madre. In sostanza, l’accoglienza di un bambino abbandonato, che con questo grande atto di amore ridiventa figlio, va vista e letta più con gli occhi dello spirito, del cuore, che non solo con quelli della ragione. Il convegno presso la comunità Shalom, allora, è un’occasione importante per immergersi in profondità alla ricerca dell’origine di quello che rimane un vero, meraviglioso, mistero: l’adozione di un figlio”.
L’appuntamento, dunque, lo ribadiamo ancora una volta, è per sabato 2 ottobre alla Comunità Shalom di Palazzolo sull’Oglio (BS).
Il convegno sarà trasmesso anche in diretta Facebook sulla pagina di Ai.Bi. Per informazioni e iscrizioni, si può inviare una mail all’indirizzo shalomreginapace@gmail.com, oppure telefonare allo 030.7301741