affido familiare terapeutico

Affidamento familiare. A chi rivolgersi per prendere un bambino in affido in Puglia?

Cara Ai.Bi.,
mi chiamo Giuseppe, ho 37 anni e vi scrivo dalla Puglia per chiedere delle informazioni in merito agli appelli d’affido familiare che spesso pubblicate sul vostro sito e sulla vostra pagina facebook. Aprendo gli articoli, spesso noto che le richieste fanno riferimento al territorio milanese e mi chiedevo, dunque, se ci fossero delle richieste anche per il territorio pugliese e, in caso, dove poter comunicare la mia disponibilità.
Grazie,

Giuseppe

Carissimo Giuseppe,
siamo ben felici di leggere del suo interesse e della sua massima disponibilità nei confronti dell’affidamento familiare.

Gli appelli che pubblichiamo sul nostro sito sono in realtà delle segnalazioni provenienti direttamente dal Tribunale per i Minorenni di Milano o dal CAM, Centro Ausiliario per i Problemi Minorili, e vengono ripubblicati sulle nostre  pagine per far sì che si faccia avanti una famiglia disponibile.
L’affido, tuttavia, regolato dalla legge 184/1983 e poi modificato dalla Legge n. 149 del 28 marzo 2001, è possibile in ogni regione d’Italia.
La sua disponibilità deve essere comunicata ai Servizi Sociali del comune di riferimento. Saranno poi i servizi stessi ad attivare un percorso di conoscenza e valutazione della persona disponibile;  in caso di valutazione favorevole, e in attesa dell’abbinamento con un minore, sarà lei a seguire un percorso di formazione sull’esperienza dell’affidamento.  Quest’ultimo non dura, tendenzialmente, più di 24 mesi, ma può essere prorogato dal Tribunale per i Minorenni qualora la sua sospensione rechi  danno al minore.
Nella speranza di averle fornito le informazioni di cui necessita,
un caro saluto

Staff Ai.Bi.