Affido. “Stiamo vivendo un’esperienza fantastica: da quando è arrivato in casa, tutto è cambiato in meglio” 

“Avevamo dato disponibilità all’affido ma non immaginavamo di poter accogliere, alla nostra età, un bimbo così piccolo.” La storia di Alessio, il neonato che ha portato gioia e allegria nella numerosa famiglia di Daniela e Fabio

Quando pensi, intorno ai 50 anni, di aver ormai raggiunto molti obiettivi con i compiti genitoriali, ecco che la vita ti offre altre possibilità. Come quella di iniziare da capo, con pannolini e biberon.
È il caso di Daniela e Fabio, quattro figli, aperti all’accoglienza già da tempo ma solo di recente divenuti genitori affidatari di un neonato.
Come nel caso di Yasmine, di cui abbiamo scritto di recente, qui, anche il piccolo Alessio, a pochi mesi di vita, si è ritrovato ad avere un passato difficile, carico di sofferenze.
“Il bambino, sanissimo, è stato per i primi mesi di vita sotto la luce delle lampade dell’ospedale – raccontano Daniela e Fabio che abitano in provincia di Varese – Stiamo vivendo un’esperienza fantastica da quando è arrivato in casa e lui in pochissimo tempo è cambiato in meglio, è molto reattivo. La situazione con la sua famiglia di origine è complicata – aggiungono – perciò non è possibile per il momento organizzare incontri in spazio neutro come prevede l’affido”.

Una pronta accoglienza per Alessio

Per Alessio, arrivato così piccolo in ospedale senza legami familiari solidi e affidabili, c’era necessità di dimetterlo per garantirgli un contesto adatto, così il Tribunale per i minorenni ha deciso con urgenza di collocarlo in una famiglia affidataria.
“Avevamo dato disponibilità all’affido ma non immaginavamo di poter accogliere un bimbo così piccolo. È una gioia per tutta la famiglia, tutti siamo coinvolti e dedicati ad Alessio”.
Fabio e Daniela avevano letto la storia di Yasmine e l’hanno condivisa con i figli. “Anche noi siamo una famiglia con quattro figli di 18, 14, 10 anni e la nostra ‘grande piccola’ di 21 anni che vive con una grave disabilità a causa di una malattia rara. – Raccontano. – Per i miei figli questo affido è una chance per comprendere che con poco possiamo dare tanto a questo bambino: siamo semplicemente un supporto e un carico di amore per lui che ha iniziato la sua esistenza con grandi difficoltà.”
E infatti tutti i figli sono operativi e collaborativi insieme a mamma e papà: il maschietto di 10 anni è incaricato della preparazione dei biberon, maestro ormai esperto di temperature e quantità; il ragazzino di 14 anni, già molto sensibile verso la sorella maggiore, è accudente nel cullare Alessio e nel supporto ai genitori; la figlia di 18 anni è affettuosa come una mamma, dal cambio dei pannolini al bagnetto e infine la figlia più grande è capace di donare dolcezza al piccolo, quando si riposa vicino a lei sul divano.
“Io faccio il turno di notte, dal cambio pannolino al biberon – esclama il papà a conferma di una organizzazione domestica molto oliata – anche se poi è vero che è Daniela a occuparsi di Alessio per gran parte della giornata”.
Anche la famiglia allargata di amici, nonni e zii collabora alla crescita del bambino mostrando come l’affido sia qualcosa che coinvolge tutta una comunità familiare e non solo.
Per il momento il giudice ha disposto un affidamento di sei mesi e poi la situazione sarà riesaminata.
Alessio ha già riconquistato serenità, sgambetta felice in piscina con Fabio una volta la settimana. “Siamo due pelatoni, ci dicono che ci assomigliamo pure!”

Informazioni e richieste sull’affido familiare

Chiunque volesse approfondire la conoscenza dell’affido familiare e riflettere sulla propria disponibilità a intraprendere questo percorso, può partecipare agli incontri organizzati da Ai.Bi. Tutte le informazioni si trovano alla pagina dedicata del sito dell’Associazione.