Affido. Il caso Bibbiano arriva in tribunale. 24 le richieste di rinvio a giudizio

Venerdì 30 ottobre si terrà l’udienza preliminare per l’inchiesta nota come “Angeli e Demoni”

Dopo le polemiche, Bibbiano arriva in tribunale. Questo venerdì, 30 ottobre 2020, l’inchiesta della Procura di Reggio Emilia nota come “Angeli e Demoni” arriverà di fronte ai magistrati, con l’udienza preliminare che dovrà decidere su 24 richieste di rinvio a giudizio. Tutto era cominciato nel giugno del 2019, quando un’ordinanza della procura che analizzava i casi di alcuni minori che sarebbero state vittime di un sistema di affidi illeciti ha fatto esplodere il caso, portando all’arresto di 16 persone e ad altre decine di misure cautelari per alcune attività legate ai servizi sociali della Val d’Enza.

Bibbiano: richieste di rinvio a giudizio e reati contestati

Secondo i pm di Reggio Emilia erano, in particolare, state redatte false relazioni per allontanare i bambini dalle famiglie di appartenenza e affidarli, quindi, con un sostegno economico, ad amici e conoscenti.Tra le fattispecie di reato contestate figurano: peculato d’uso, abuso d’ufficio, violenza o minaccia a pubblico ufficiale, falsa perizia anche attraverso l’altrui inganno, frode processuale, depistaggio, rivelazioni di segreto in procedimento penale, falso ideologico in atto pubblico, maltrattamenti in famiglia, violenza privata, lesioni dolose gravissime, truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.

Uno scandalo, quello di Bibbiano, che ha prodotto due effetti, uno largamente negativo e uno, invece, positivo. Il primo è certamente quello di aver trascinato ingiustamente nel fango tutto il sistema dell’accoglienza famigliare. Il secondo, invece, è quello dell’istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema dell’accoglienza, che potrebbe portare a una riforma e a un’analisi delle situazioni emendabili. Come, per esempio, l’assenza di una banca dati sui minori fuori famiglia.