Africa. Emergenza Abbandono. Bambini invisibili. Oltre 90 milioni di bambini dell’Africa non festeggeranno il Natale

Secondo un recente rapporto dell’UNICEF, ci sono 150 milioni di bambini non registrati nel mondo. La metà (90 milioni) di questi nell’Africa sub-sahariana

Nel mondo ci sono 150 milioni di bambini sotto i cinque anni che rimangono “invisibili”, non registrati alla nascita. Questo dato preoccupante emerge dal rapporto dell’UNICEF The Right Start in Life: Global levels and trends in birth registration, 2024 update, pubblicato  il 12.12 .2024 in occasione del 78° anniversario dell’organizzazione. Nonostante i progressi globali che hanno portato al 77% i bambini registrati, 2 su 10 restano esclusi dai sistemi ufficiali, privati di diritti fondamentali e protezioni essenziali.

L’Africa sub-sahariana

Con solo il 51% di bambini registrati, rappresenta la metà dei casi globali: ben 90 milioni di bambini.
L’Africa meridionale guida i progressi con un impressionante 88% di registrazioni, mentre l’Africa occidentale ha fatto passi avanti significativi, raggiungendo il 63%. Tuttavia, l’Africa orientale e centrale restano indietro, con solo il 41% di bambini registrati, solo 4 su 10 bambini!
L’UNICEF avverte che senza interventi rapidi, questa regione, che ospiterà la maggioranza dei bambini del mondo nei prossimi decenni, potrebbe vedere oltre 100 milioni di bambini non registrati entro il 2030. Questa situazione preannuncia gravi conseguenze per il futuro, poiché la registrazione alla nascita è fondamentale per garantire identità legale, prevenire l’apolidia e accedere a diritti essenziali come salute, istruzione e protezione sociale.

Gli ostacoli

In molti Paesi africani, le famiglie devono affrontare numerosi ostacoli per registrare i propri figli: lunghe distanze dai centri di registrazione, costi diretti e indiretti insostenibili, scarsa consapevolezza dei processi e, in alcuni casi, discriminazioni basate su genere, etnia o religione. A queste difficoltà si aggiunge il debole impegno politico e infrastrutture inadeguate che rallentano i progressi.

Storie di successo e opportunità

Nonostante le sfide, alcuni Paesi dell’Africa sub-sahariana rappresentano esempi di successo. Il Botswana ha raggiunto la registrazione universale, mentre la Costa d’Avorio ha superato il 90%. Anche Ruanda, Sierra Leone e Tanzania hanno registrato miglioramenti notevoli nell’ultimo decennio. Questi risultati dimostrano che, con un impegno politico forte e riforme mirate, è possibile colmare il divario.
Tra i numeri sopra citati rientrano i minori sostenuti dalla Campagna di Ai.Bi. “Africa. Emergenza Abbandono”: bambine e bambini accolti in istituti, minori di strada, figli di famiglie in grave difficoltà e piccoli profughi di guerra.
Il primo intervento degli operatori locali è spesso la registrazione, fondamentale per restituire a questi minori dimenticati un’identità e per proteggerli dal rischio della tratta dei minori.

[I dati esposti sono presi da Redattore Sociale]

Africa. Emergenza Abbandono

Ai.Bi. ha lanciato, nell’Africa Sub-Sahariana, una campagna regionale di contrasto all’abbandono che coinvolge: Repubblica Democratica del CongoRepubblica del Congo (Congo Brazzaville), Ghana e Burundi. Con il tuo sostegno, potremo garantire a quanti più minori possibile accolti dagli orfanotrofi, assistenza, cibo, cure e, soprattutto, la fiducia in un futuro differente. Che ancora è possibile! Sostieni anche tu la campagna “Africa. Emergenza Abbandono”.

Ogni donazione gode delle seguenti agevolazioni fiscali.