Africa. Il contagio da Coronavirus avanza per povertà, scarsa prevenzione e non aggiornamento dati

Difficile tracciare l’espansione del virus: in Africa realizzati 4.200 test per milione di abitanti, contro i 7.650 dell’Asia e i ben 74.225 dell’Europa

L’Africa registra ormai 1,2 milioni di contagi da Coronavirus e 30mila morti. Tra i paesi del continente africano il Sudafrica, l’unico a partecipare alla sperimentazione sui vaccini, è quello più colpito (oltre 628mila casi e 15mila deceduti), mentre anche Marocco ed Egitto continuano a far segnare un elevato numero sia di nuovi contagiati che di morti. E, nell’area occidentale dell’Africa, preoccupa la Nigeria, la nazione più popolosa del continente con 200 milioni di abitanti, dove i numeri sono in costante incremento. Preoccupazioni che derivano anche dalla difficoltà di tracciare l’espansione del virus: secondo il Centro africano per il controllo delle malattie e la prevenzione, in Africa si sono realizzati 4.200 test per milione di abitanti, contro i 7.650 dell’Asia e i ben 74.225 dell’Europa.

Uno dei problemi è anche la ritrosia di molte famiglie che abitano in zone rurali di comunicare alle autorità i decessi di dubbia natura dei parenti, per evitare di essere additate come portatrici di contagio. Va inoltre registrata la scelta politica di alcuni governi, come quelli della Tanzania e del Burundi, di non aggiornare più i dati. La povertà e il sottosviluppo di parte del continente stanno insomma, come era stato previsto, favorendo la diffusione del virus.

Africa. Il contagio da Coronavirus e la povertà: Causa e conseguenza allo stesso tempo

E la povertà, oltre a essere una causa del contagio, ne sarà anche una delle più drammatiche conseguenze: secondo alcune proiezioni entro l’anno saranno 67mila i bambini africani che rischieranno di morire letteralmente di fame per le conseguenze socio-economiche della pandemia. Questo perché le misure di contenimento e la chiusura di molte attività non consentono a famiglie che basano i propri introiti su lavoretti saltuari di potersi mantenere. E, banalmente, di poter reperire le risorse per acquistare cibo.

Ai.Bi. – Amici dei Bambini, soprattutto in questa fase, non intende lasciare soli i bambini in difficoltà dell’Africa e le loro famiglie: con la campagna “Emergenza Coronavirus: #Continuiamodaibambini” Ai.Bi. sta assicurando continuità agli interventi umanitari negli istituti e nei centri per l’infanzia in Marocco, Kenya, Ghana e Repubblica Democratica del Congo, per garantire loro cibo, acqua, cure mediche, il diritto allo studio e a un’infanzia, quasi sempre negata.

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