Nuova legge sui minori stranieri non accompagnati: Ai.Bi. già al lavoro con Bari, Macerata, Roma, Trieste e Venezia per promuovere l’affido famigliare

misnaDa mercoledì 29 marzo la legge per la protezione dei minori stranieri non accompagnati è finalmente realtà. Dopo un iter lungo più di 3 anni, il Parlamento ha approvato il disegno di legge Zampa che rafforzerà le garanzie per i giovanissimi migranti nel rispetto delle convenzioni internazionali e assicurerà maggiore omogeneità nell’applicazione delle disposizioni su tutto il territorio nazionale. Una battaglia vinta, quindi, per Amici dei Bambini che, fin dall’ottobre 2013, insieme ad altre 13 organizzazioni non governative che si occupano dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (Actionaid, Amnesty International Sezione Italiana, Caritas italiana, Centro Astalli, Comunità di Sant’ Egidio, Consiglio Italiano per i Rifugiati, Cnca, Comitato italiano per l’UNICEF, Emergency, Medici Senza Frontiere, Oxfam Italia, Save the Children, Terre des Hommes Italia), ha voluto fortemente l’approvazione di questa legge.

Il “sì” definitivo del Parlamento è arrivato però molto dopo rispetto a quando Ai.Bi. ha iniziato a lavorare concretamente per assicurare una giusta accoglienza ai giovani migranti sbarcati da soli nel nostro Paese. Amici dei Bambini infatti è già da tempo al lavoro per promuovere l’affido famigliare dei minori stranieri non accompagnati, possibilità ora incoraggiata anche dalla legge.

Non a caso, il 2 e 3 marzo scorsi, a Venezia, Ai.Bi. ha organizzato il corso di formazione “Alfaca. Alternative Family Care – L’accoglienza familiare dei minori stranieri non accompagnati”. Un’iniziativa a cui hanno partecipato 25 operatori del settore inviati dai Comuni di Bari, Macerata, Roma, Trieste e Venezia, oltre che dalla cooperativa Elleuno del capoluogo veneto e dalla Regione Marche. In quell’occasione, Ai.Bi. ha affrontato i punti di forza e le criticità dell’accoglienza dei migranti minorenni, incoraggiando le diverse organizzazioni del settore a fare rete e a condividere le proprie esperienze con l’obiettivo di sviluppare un autentico modello europeo. Sull’esempio di Nidos, la ong olandese che ha collaborato con Ai.Bi. all’organizzazione del corso e che ha stretto intense e produttive relazioni con soggetti europei che si occupano dell’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.

Alla due giorni veneziana ha partecipato anche una delegazione del Comune di Macerata che da tempo porta avanti il progetto “Famiglie a colori”, grazie al quale 20 minori sono già stati affidati a famiglie disponibili all’accoglienza, come risposta più efficace all’inserimento del minore nelle strutture educative. Un’iniziativa che ha permesso di integrare, dal punto di vista sociale e culturale, quei ragazzi che hanno  faticosamente raggiunto un luogo di speranza, fuggendo da guerra e miseria.

L’impegno di Ai.Bi. per assicurare un’accoglienza famigliare ai minori stranieri non accompagnati è iniziato già a ottobre 2013, con l’appello rivolto alle famiglie italiane a dare la propria disponibilità ad aprire le porte ai giovanissimi migranti soli, nell’ambito della sua campagna Bambini in Alto Mare. Appello a cui hanno risposto più di 2.300 famiglie. Nel contempo Ai.Bi. ha organizzato corsi di formazione specifici per le coppie disponibili all’affido e ha fatto da cassa di risonanza indirizzando le famiglie ai servizi sociali territoriali a cui dare la propria disponibilità. Una strada che Ai.Bi. continuerà a seguire, ora che la possibilità dell’affido dei minori stranieri non accompagnati è finalmente promosso anche dalla legge.