Congo. Ai.Bi. pensa al futuro dei care leavers con due casette di avvio all’autonomia

Un’attività fondamentale del progetto CAI coordinato da Ai.Bi. nella Repubblica Democratica del Congo mira al rafforzamento di un percorso di autonomia per i giovani che lasciano l’orfanotrofio

Un’azione molto importante del progetto CAI “Dal nostro cuore a quello dell’Africa”, coordinato da Ai.Bi. in Repubblica Democratica del Congo, è l’accompagnamento in un percorso di autonomia dei giovani che devono lasciare l’orfanotrofio. Le difficili condizioni economiche del Paese, infatti, in particolare all’interno della città di Goma, hanno un impatto importante sulla vita dei giovani cresciuti in orfanotrofio che, ormai maggiorenni e non avendo avuto la possibilità di studiare durante la loro vita, non riescono a trovare un lavoro e, di conseguenza, anche lasciando l’istituto non riescono a realizzare una loro vita autonoma.

Due foyers per l’avvio all’autonomia dei care leavers del Congo

Per questo motivo, il progetto ha previsto la creazione di due foyers, ovvero due piccole casette dove i giovani possano iniziare a crearsi una propria vita al di fuori dell’orfanotrofio. A loro disposizione verranno messi dei kit per l’avvio al lavoro e l’equipaggiamento indispensabile (letti, materassi, lenzuola, pentole, ecc.); inoltre gli sarà data la possibilità di usufruire di brevi percorsi formativi e, per non abbandonarli a loro stessi, saranno costantemente seguiti con un’attività di monitoraggio da parte dello psicologo, dell’assistente sociale e, soprattutto, dei responsabili del centro FED.
Le casette sono già state individuate e sono stati effettuati i primi sopralluoghi. Nel frattempo sono iniziati i primi incontri con i 16 giovani coinvolti in questa importante attività del progetto.

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