Airone. Nuovo capitolo processo adozioni in Kirghizistan e l’avvocato ride!

A Savona nuova udienza del processo contro Airone, l’ ex ente autorizzato di Albenga. Avvocato ride, il teste “Perché? Noi soffriamo”

A Savona ennesima tornata di deposizioni da parte di coppie presunte vittime del processo sulle adozioni internazionali in Kirghizistan nell’ambito del processo contro Airone, l’ ex ente autorizzato di Albenga.

Ancora lacrime e momenti di tensione tra le famiglie che si sono costituite parte civile.

Non è riuscito a trattenere le lacrime uno dei papà adottivi quando l’avvocato difensore della collaboratrice-interprete dell’ente, Inna Troukhan, ha incalzato sulle ragioni che hanno portato le famiglie a denunciare solo nel 2014 una vicenda esplosa nel 2012.

Abbiamo aspettato per paura di non riuscire a coronare il nostro sogno di adottare una bambina – ha ribattuto Cavaterra – avevamo paura di rimanere vittime di ostacoli”. Poi un cenno di sorriso del legale bergamasco ha scatenato la reazione del papà adottivo che ha chiesto “Perché ride?”; infine il crollo emotivo e le lacrime “Per fortuna in seguito siamo riusciti ad adottare una bimba in Russia e siamo felicissimi. Avevamo già due bambini ma pur essendo operai avevamo deciso di dare una famiglia a chi non ce l’ha”.

L’accusa per la presidente dell’associazione, Silvia La Scala, la collaboratrice Inna Troukhan e i kirzighi Alexander Angelidi e Venera Zakirova è che avrebbero truffato gli aspiranti genitori adottivi, abbinando loro bambini che in realtà non erano adottabili, mettendo in scena processi fasulli, sottoscrivendo procure false, affermando falsamente di aver depositato documenti e corrompendo funzionari kyrghizi. 

L’11 marzo il Tribunale di Savona sentirà altre famiglie.

Fonte stampa locale