Anfaa a Riccardi: non ci sono solo le adozioni internazionali

Ill.mo Ministro Riccardi, Ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione

Apprendiamo dai mezzi di informazione che sono stati stanziati 15 milioni di euro per il rimborso delle spese sostenute dai genitori adottivi per le adozioni internazionali.

Riteniamo positivo l’aver riconosciuto, tramite questo consistente stanziamento, l’importanza di un contributo istituzionale alle adozioni internazionali che si realizzano nel nostro Paese. 

Spiace tuttavia dover ancora una volta constatare che nessun stanziamento specifico è stato previsto per il sostegno, anche economico, delle famiglie che hanno adottato o adottano minori ultradodicenni o con handicap accertato, nati in Italia o provenienti da altri Paesi. Questi, i minori grandi  e/o handicappati, come Lei ben sa, sono coloro che, a causa delle loro condizioni personali, con grande difficoltà riescono a trovare una famiglia che li accolga.

Il comma 8 dell’art. 6 della legge 149/2001 recita: «Nel caso di adozione dei minori di età superiore a dodici anni o con handicap accertato ai sensi dell’articolo 4 della legge 5 febbraio 1992 n.104, lo Stato, le Regioni e gli enti locali possono intervenire nell’ambito delle proprie competenze e nei limiti delle disponibilità finanziarie dei rispettivi bilanci, con specifiche misure di carattere economico, eventualmente anche mediante misure di sostegno alla formazione e all’inserimento sociale, fino all’età di diciotto anni degli adottati».

L’inciso “…nei limiti delle disponibilità finanziarie dei rispettivi bilanci”  rende questa  norma, molto positiva nel suo assunto,  non cogente e quindi  purtroppo non impegna le istituzioni a fornire i sostegni e gli aiuti previsti in quanto gli stessi sono subordinati alle «disponibilità finanziarie dei rispettivi bilanci».            

Come l’Anfaa ha più volte segnalato la Regione Piemonte è fino ad ora l’unica che abbia assunto  provvedimenti atti a rendere queste disposizioni un diritto realmente esigibile, erogando attraverso gli enti gestori degli interventi assistenziali, un contributo spese equiparato alla pensione minima  INPS a favore dei genitori adottivi di minori sopra i 12 anni o con handicap accertato, sino alla sua maggiore età.

Le famiglie che adottano questi bambini non devono essere abbandonate a loro stesse!! La loro disponibilità deve essere accompagnata e sostenuta da tutta la società civile, e, in primo luogo, dalle istituzioni.

Riteniamo pertanto necessario e urgente da parte del Governo – oltre ad un immediato   stanziamento adeguato alle necessità – l’emanazione  di disposizioni che rendano questo sostegno obbligatorio. Queste disposizioni infatti, trattandosi di materia afferente ai livelli essenziali di assistenza (purtroppo non ancora emanati) ai sensi dell’art. 117 della Costituzione, sono tuttora di competenza statale.

Ricordiamo anche che stiamo ancora aspettando la Banca dati prevista dall’articolo 40 della legge 149/2001, non ancora operativa a distanza di dieci anni (doveva essere attivata entro il dicembre 2001): la Banca sarebbe utile anche per poter conoscere le situazioni dei minori dichiarati adottabili e non adottati e per assumere le necessarie iniziative per la ricerca della famiglia.

L’ Istat poi non fornisce peraltro i dati relativi all’età e alle condizioni psico-fisiche dei minori adottabili e di quelli adottati in Italia: si limita a riportare con molto ritardo   solo i numeri complessivi, ripartiti per Tribunale, distinguendo quelli con genitori noti da quelli con genitori ignoti.

La mancanza di un sostegno attivo da parte delle istituzioni è, a mio avviso, uno se non il principale motivo per cui tanti bambini con handicap, malati o grandicelli – dichiarati adottabili – non trovano una famiglia che li accolga. 

Confidando in un positivo riscontro, rimaniamo a disposizione per ogni ulteriore approfondimento e porgiamo  i nostri migliori saluti.

 Donata Nova  Micucci

Presidente Anfaa