Ucraina. L’appello del Papa a Putin: “La supplico di fermare, anche per amore del suo popolo, questa spirale di violenza e di morte”

Altrettanto accorato appello anche al Presidente dell’Ucraina a essere aperto a serie proposte di pace. “Quanto sangue deve ancora scorrere perché capiamo che la guerra non è mai una soluzione, ma solo distruzione?”

La guerra in Ucraina riserva ogni giorno scenari sempre più terribili: aumentano le vittime, si minaccia orami senza nascondersi il ricorso al nucleare… Di fronte a questo andamento “talmente grave, devastante e minaccioso, da suscitare grande preoccupazione”, Papa Francesco ha deciso di dedicare l’intero intervento in occasione dell’Angelus di domenica 2 ottobre alla guerra, come aveva già fatto in occasione del conflitto in Siria nel 2013. Il Pontefice ha rivolto un appello ai presidenti di Russia e Ucraina, affinché “si fermi la spirale di violenza e morte e si provi in ogni modo a percorre la via della pace”.

L’appello del Papa per la pace e il dolore per le migliaia di vittime

Francesco non ha tralasciato gli ultimi avvenimenti politici, deplorando apertamente “la grave situazione creatasi negli ultimi giorni, con ulteriori azioni contrarie ai principi del diritto internazionale. Essa, infatti, aumenta il rischio di un’escalation nucleare, fino a far temere conseguenze incontrollabili e catastrofiche a livello mondiale”. Ma le parole più accorate sono state pronunciando parlando delle vittime: “Mi affliggono i fiumi di sangue e di lacrime versati in questi mesi. Mi addolorano le migliaia di vittime, in particolare tra i bambini, e le tante distruzioni, che hanno lasciato senza casa molte persone e famiglie e minacciano con il freddo e la fame vasti territori”.
A questo proposito l’ufficio del Procuratore Generale di Kiev ha aggiornato attraverso Telegram il numero dei bambini rimasti uccisi dall’inizio della guerra: 416, a cui vanno aggiunti almeno 784 feriti. Numeri che stanno rapidamente salendo con gli ultimi attacchi della Russai sui civili, come a Zaporizhzhia e nella zona di Kharkiv, dove il governatore locale ha riferito di 24 civili, tra cui 13 bambini e una donna incinta, uccisi mentre si stavano allontanando dalla zona in auto.
“Che cosa deve ancora succedere? – prosegue il Papa. Quanto sangue deve ancora scorrere perché capiamo che la guerra non è mai una soluzione, ma solo distruzione? In nome di Dio e in nome del senso di umanità che alberga in ogni cuore, rinnovo il mio appello affinché si giunga subito al cessate-il-fuoco. Tacciano le armi e si cerchino le condizioni per avviare negoziati capaci di condurre a soluzioni non imposte con la forza, ma concordate, giuste e stabili”.

Il diretto appello del Papa a Putin e Zelensky

Il Papa ha quindi rivolto le sue parole direttamente ai principali attori politici che hanno in mano la sorte del conflitto: innanzitutto il Presidente della Federazione Russa, a cui il Papa ha supplicato di fermare “Anche per amore del suo popolo, questa spirale di violenza e di morte”; ma anche al Presidente dell’Ucraina, a cui, “addolorato per l’immane sofferenza della popolazione ucraina a seguito dell’aggressione subita, dirigo un altrettanto fiducioso appello …  ad essere aperto a serie proposte di pace”. Ma il pensiero è andato anche a tutti gli altri protagonisti della vita internazionale e “Ai responsabili politici delle nazioni”, cui il Pontefice ha chiesto di “fare tutto quello che è nelle loro possibilità per porre fine alla guerra in corso, senza lasciarsi coinvolgere in pericolose escalation, e per promuovere e sostenere iniziative di dialogo”.
“Per favore – ha concluso Papa Bergoglio – facciamo respirare alle giovani generazioni l’aria sana della pace, non quella inquinata della guerra, che è una pazzia!”

Qui il testo completo del discorso di Papa Francesco durante l’Angelus di domenica 2 ottobre.

Foto © Vatican Media