Assegno Unico: a marzo scattano gli aumenti per tutti. In futuro, sganciato dall’ISEE

La Ministra per la Famiglia Eugenia Roccella indica il futuro dell’Assegno Unico: non più legato all’ISEE e maggiorato del 50% per tutti. Ma l’obiettivo più immediato è aiutare di più le famiglie numerose. Intanto, da marzo, arriverà l’adeguamento automatico all’inflazione

La Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità è tornata a parlare di Assegno Unico, definito “un’innovazione positiva”, ma che non è immune da “diversi difetti” ai quali il nuovo governo guidato da Giorgia Meloni intende mettere mano nel corso del suo operato.
Secondo quanto dichiarato in una recente intervista a Il Messaggero, Eugenia Roccella indica tra i principali obiettivi per il futuro dell’Assegno Unico quello di sganciarlo dall’ISEE per renderlo uno “strumento davvero universalistico”. Dalle parole della Ministra non si evincono molte altre indicazioni e, al momento, la proposta rimane nel campo delle pure ipotesi che andranno meglio dettagliate, visto che, oggi, l’ISEE è il principale riferimento rispetto al quale viene calcolata la parte variabile dell’importo, cui si aggiungono eventuali “bonus” fissi che dipendono dal numero di figli e la condizione lavorativa dei genitori.

Assegno Unico: un aiuto immediato per le famiglie più numerose

L’osservazione da cui parte Roccella è che, così com’è, l’Assegno Unico finisce per penalizzare proprio le famiglie più numerose: “Non a caso – ha detto a Il Messaggero – le domande sono state meno del previsto, e stando all’INPS anche nella parte finale dell’anno la situazione non cambia”.
Un primo segnale in tal senso la Ministra lo vorrebbe dare già all’interno della Legge di Bilancio in discussione, ma “ovviamente dipenderà dalle verifiche di bilancio in Parlamento”- specifica.
Le modifiche finora indicate nella bozza della Manovra, invece, più che alle famiglie numerose puntano a favorire chi ha figli molto piccoli o chi li avrà nei prossimi mesi, con l’incremento dell’importo dell’assegno del 50% per i figli sotto i 12 mesi d’età e sotto i 3 anni per le famiglie che hanno almeno 3 figli. D’altra parte il problema della denatalità è un’altra delle priorità da affrontare, per la Ministra, e questa prima riforma dell’Assegno Unico punta sicuramente in questa direzione.
L’obiettivo più generale per il futuro dell’Assegno Unico, comunque, è quello di arrivare a un incremento generalizzato del 50%. Cosa che sicuramente non avverrà in tempi rapidi, visto che, almeno per la prossima legge di bilancio, la gran parte delle risorse saranno destinate a contrastare il caro bollette.

Da marzo scattano gli adeguamenti all’inflazione per l’Assegno Unico

Quello che, invece, sicuramente scatterà a partire dal mese di marzo è l’adeguamento dell’assegno all’inflazione, che dovrebbe essere nell’ordine dell’8%. L’aumento è stato previsto nell’impianto generale dell’Assegno Unico, è già finanziato, e scatta a partire dal mese di marzo di ogni anno in maniera automatica, senza che le famiglie debbano fare ulteriori richieste o presentare nuovi documenti.