#BAMBINIxLAPACE. Il Centro di Carpineni in Moldova, un’oasi di speranza per chi fugge dalla guerra

Grazie al progetto #BAMBINIxLAPACE, all’interno del Centro d’Accoglienza Temporanea in Moldova per i profughi ucraini in fuga dalla conflitto in corso, si affrontano grandi sfide e si realizzano piccoli miracoli

Il Centro d’Accoglienza Temporanea dei profughi ucraini della guerra, situato nel villaggio di Carpineni in Moldova è tra le prime strutture in cui Ai.Bi. è entrato con un intervento di sostegno.
Inizialmente, l’attività si limitava nel fornire beni di primo utilizzo e poi via, via il supporto si è sviluppato attraverso altri servizi di aiuto umanitario sempre volti al benessere dei rifugiati accolti.

I profughi ucraini al centro

Con una cifra di beneficiari che varia da una settimana all’altra (tra le 120 e 60 persone), dato il flusso continuo degli sfollati, e stando anche alle dichiarazioni dei responsabili del centro “non c’è mai tempo per annoiarsi”. Questo anche perché i 40 bambini che attualmente sono presenti nella struttura sono regolarmente impegnati sia nelle attività ludiche e di sviluppo socioeducativo, sia nelle attività scolastiche presso la scuola della comunità.

Raggiungere l’impossibile È POSSIBILE! Con impegno

C’è una cosa che rende particolarmente fieri e orgogliosi gli operatori del centro: esser riusciti a far frequentare la scuola a un gruppetto di bambini rom.
Solitamente, fanno fatica a integrarsi nel sistema educazionale, specialmente le bambine, che sono le più emarginate e i cui diritti risultano molto limitati in queste comunità.
Infatti, non è stata un’integrazione immediata e non è sicuro che durerà nel tempo, ma per lo meno “esiste un precedente”.
Ci sono voluti tanti sforzi e motivazioni, ma alla fine, dopo quasi un anno e mezzo di permanenza nel Centro, “si è realizzato il miracolo”, per usare le parole del direttore della struttura, durante una visita nell’ufficio di Ai.Bi – Moldova.
Attualmente nel centro ci sono 89 persone di varie nazionalità: ucraini, palestinesi, azeri e persino russi.
“Una varietà che è piuttosto una sfida per chi ci lavora. – Riconoscono gli operatori che poi aggiungono scherzando – E quando mai a noi non ci sono piaciute le sfide?”.
Soprattutto in questo contesto di guerra, non è affatto facile mantenere un’atmosfera serena all’interno del Centro.
Ma con un impegno costante, specialmente nei confronti dei bambini “che non capiscono molto di fatti politici”, è stato possibile.
Nella struttura si lotta perché resista “la bellezza”: passare tempo insieme, all’insegna del gioco; poter studiare senza vincoli e discriminazione alcuna; sentirsi liberi e in pace.
È quanto traspare dai racconti dei bambini ed è ciò che regala maggiori speranze a tutti.  Le speranze degli operatori di Ai.Bi. che, da ormai due anni, si sono trasformati in guerrieri per la Pace; e le speranze dei beneficiari, adulti e piccoli, desiderosi di riavere quanto perso.

Un’Adozione a Distanza per i bambini dell’Ucraina

Anche tu puoi aiutare tanti minori abbandonati decidendo di aderire al progetto di Ai.Bi. “Adotta a distanza i bambini in Ucraina”: bastano 0,82 centesimi al giorno.