BAMBINIXLAPACE. Moldova. Il Club delle Madri: un sostegno piscologico per poter ricominciare

Sono disperati i racconti di chi è tornata in Ucraina, durante l’estate, per poi rifugiarsi nuovamente in Moldova. Difficile per loro accettare una vita lontana dai cari (alcuni non ci sono più) e dalle case che hanno lasciato 

A Carpineni (distretto di Hincesti), una delle località in Moldova, in cui Ai.Bi. porta avanti il progetto “Bambini per la Pace”, nel Centro di Accoglienza Temporanea dei profughi della guerra, proseguono le sessioni di appoggio psicologico che l’associazione offre alle madri ucraine accolte nella struttura.

La maggior parte di loro sono arrivate fin dal mese di marzo, avendo chiara in mente l’intenzione di ritornare in Ucraina, appena le sirene antiaeree fossero taciute e la guerra avesse avuto fine.

Purtroppo, ad oggi, è quasi trascorso un anno e, nonostante il tempo passato e la guerra che continua a strappare vite e distruggere intere città, le madri ucraine rifugiate con i loro piccoli in Moldova, ancora non possono accettare una vita lontana dai cari (alcuni non ci sono più) e dalle case che hanno lasciato, anch’esse diventate solo un ricordo, perché nella maggior parte dei casi, sono state rase al suolo in seguito ai bombardamenti.

Sono disperati i racconti di chi è tornata in Ucraina, durante l’estate, per poi rifugiarsi nuovamente in Moldova. Impegnativo e pieno di responsabilità è quindi il lavoro che dobbiamo svolgere, per aiutare queste madri a ritrovare la forza e la speranza di continuare ad andare avanti.

Il Ludobus della pace: un momento di serenità per i bambini e per le loro mamme

In varie occasioni abbiamo avuto un loro riscontro in merito alle attività che svolgiamo con il Ludobus per i bambini: sono molto grate perché, nonostante le notizie tristi che arrivano dall’Ucraina, i loro piccoli sono al sicuro e possono rimanere sereni, giocando e godendosi le risorse che mettiamo a loro disposizione attraverso la ludoteca allestita nel centro. Così, mentre i bambini giocano, accompagnati dalle ludotecarie, le madri possono ritagliarsi uno spazio di tempo, tutto per loro, per poter pensare meglio al proprio futuro e stabilire, con il sostegno della psicologa, che viene a trovarle settimanalmente, quello che possono fare per rimettersi in piedi.

“Non è per niente facile – racconta Silvia, la nostra collega psicologa– convincere qualcuno a parlare dei propri vissuti, soprattutto quando si tratta di traumi, perdite, abbandono e sensi di colpa. Con una guerra in mezzo queste ferite sono ancora più dolorose e si è ancora più deboli; perciò, è importante che, una volta assunto l’impegno di affiancare queste madri, il servizio psicologico venga offerto regolarmente e tempestivamente, in modo che l’intervento abbia una continuità ed una finalità positiva”.

A turno, le beneficiarie che frequentano le sessioni dei cosiddetti Club delle madri riferiscono i buoni esiti che riescono a raggiungere sostenendosi a vicenda, o semplicemente venendo a sapere che non sono sole a confrontarsi con le paure personali o con problemi legati alla crescita dei figli.

Grazie a questi incontri, che avvengono una volta la settimana, riescono ad avere una visione più chiara su quello che possono fare per stare meglio e per tornare ad essere delle risorse solide e sicure per i propri figli.

Sostieni anche tu la campagna #BAMBINIXLAPACE

In questo contesto difficile, è più che mai prezioso l’aiuto che ognuno può dare aderendo al progetto di adozione a distanza dei bambini e le famiglie ucraine, che permette di dare continuità agli interventi che Ai.Bi. compie nel contesto dell’iniziativa #BAMBINIXLAPACE. Clicca QUI per dare il tuo contributo.