BAMBINIXLAPACE. Moldova: “Nemmeno la guerra può fermarci! Vogliamo continuare a studiare”

Ivan, spera che, dopo la nona classe, che intende frequentare on-line, in Moldova, sia possibile alternare gli studi con un lavoro per superare la dipendenza dagli aiuti umanitari, mentre Kristina vuole studiare da parrucchiera

Ivan e Kristina, dalla regione ucraina di Jitomir, sono giunti al villaggio di Pelinia in Moldova, insieme a loro madre.

Dallo scoppio della guerra in Ucraina, la famiglia è vissuta per tre mesi, nascondendosi nel sottosuolo, con la ferma convinzione che non si sarebbero separati e che insieme ce l’avrebbero fatta.

Purtroppo, con le poche risorse d’acqua e i prodotti alimentari che scarseggiavano nella regione e a seguito del bombardamento della loro casa, la famiglia, non ha avuto altra alternativa per salvarsi, di fuggire in Moldova, dove vivono alcuni parenti materni.

“In Moldova si sta bene, ma ci mancano il papà e i nostri amici”

Nonostante la tranquillità e la sicurezza di poter vivere lontano dalle bombe e con sufficienti risorse per soddisfare le esigenze primarie, grazie al supporto dei vari enti che si sono attivati per il sostegno della famiglia, a Ivan, Kristina e alla loro madre mancano gli affetti che sono rimasti in Ucraina: con il padre che è lì a combattere, con le amicizie che lì mancano, con il ricordo della casa in cui i due fratelli sono cresciuti ed hanno condiviso momenti in famiglia, con la scuola, che entrambi i fratelli vorebbero continuare…

A poco a poco, Ivan e Kristina stanno cercando di recuperare, in Moldova, la vita che hanno avuto prima della guerra.

Un primo contatto con i bambini del vicinato è avvenuto in occasione della presenza del Ludobus di Amici dei Bambini, nel villaggio. Nonostante grandicelli di età, i fratelli sono stati coinvolti nelle attività. Si sono resi utili organizzando i gruppi dei bambini più piccoli, oppure dando una mano agli operatori di Ai.Bi., aiutandoli con quello che era necessario.

Per integrarsi nella nuova comunità e per aiutare la famiglia allargata, che non gode di una situazione economica molto buona, i ragazzi accettano di svolgere lavori diurni presso vicini, accompagnati dalla nonna.

“La retribuzione del lavoro è poca” – dice Ivan – “Ma se poi, alla fine del giorno posso tornare a casa con un soldo per comprare il pane o un altro prodotto che manca, va bene lo stesso”.

Da poco, alla famiglia è stato donato un maiale e delle galline da allevare. Inoltre, con l’aiuto degli enti che operano nel villaggio, ha potuto realizzare un orto dove poter coltivare frutta e legumi.

Ivan e Kristina vogliono studiare!

Ivan, in Ucraina, ha finito l’ottava classe e spera che, dopo la nona classe, che intende frequentare on-line, in Moldova, sia possibile alternare gli studi con un lavoro che potrà svolgere per superare la dipendenza dagli aiuti umanitari (alimenti, igienici, vestiti e calzature), che attualmente vengono offerti alla famiglia.

Anche Kristina intende studiare. Con l’aiuto della responsabile della biblioteca di Pelinia, la ragazza si è già interessata alla possibilità di seguire un corso di specializzazione per parrucchiere. La giovane è un po’ confusa sul tempo che si fermeranno in Moldova, ma è sicura che una volta finiti gli studi, potrà praticare ovunque questo mestiere.

Benché ancora giovani, Ivan e Kristina sono dei ragazzi molto maturi. Sono dei bravi bambini, attenti e ricettivi alle necessità altrui, che purtroppo, in poche settimane si sono dovuti trasformare in adulti che portano sulle spalle il peso di una vita che non li appartiene.

Per poter continuare gli studi, i ragazzi hanno bisogno di computer o telefonini performanti con connessione ad Internet. Attualmente, presso i responsabili del villaggio, si stanno valutando le possibilità per il conseguimento delle risorse necessarie, affinché i due fratelli possano iniziare l’anno scolastico pronti agli studi.

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Ai.Bi. – Amici dei bambini ha messo in campo una campagna dedicata alla crisi ucraina: BAMBINIxLAPACE, alla quale chiunque può partecipare scegliendo una delle varie modalità di aiuto e vicinanza alle famiglie e i bambini ucraini.
Oggi aiutare un bambino ucraino in fuga dalla guerra, significa tenere viva la sua speranza che la guerra non è l’ultima parola della sua vita e che anche per lui ci sarà un futuro sereno nella sua terra.