BAMBINIxLAPACE. Ricostruire l’Ucraina: Roma al centro del rilancio

Leader mondiali e aziende insieme per un futuro di pace. Meloni, Zelensky e von der Leyen aprono i lavori. Presente anche Ai.Bi. Amici dei Bambini con il progetto di Adozione a Distanza per lo sviluppo del capitale umano necessario alla ricostruzione

Da giovedì 10 luglio, Roma ospita la Conferenza Internazionale per la Ricostruzione dell’Ucraina. L’evento rappresenta una tappa fondamentale dopo gli incontri di Lugano, Londra e Berlino. La capitale italiana accoglie 15 capi di Stato e di governo, oltre 4.000 partecipanti e 2.000 aziende, tra italiane, ucraine e internazionali. A guidare l’apertura della conferenza sono la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, il cancelliere tedesco Friedrich Merz e il premier polacco Donald Tusk.

L’attacco a Kiev

La Conferenza si svolge in un clima drammaticamente segnato dall’attualità: Mosca, infatti, proprio nella notte precedente l’inizio del summit, ha lanciato un attacco aereo senza precedenti, con 728 droni e 13 missili. Quasi tutti sono stati intercettati, ma la città di Lutsk, vicina al confine con la Polonia, è stata colpita duramente. Una persona ha perso la vita a causa dei detriti di un drone. L’attacco arriva non solo prima del via dell’incontro di Roma, ma anche a poche ore dalla promessa del presidente statunitense Donald Trump di rafforzare il sostegno militare a Kiev.

Ricostruire l’Ucraina

Nonostante le terribile attulità di una situazione di guerra, l’obiettivo della due giorni romana è chiaro: ricostruire il Paese devastato dal conflitto. Secondo la Banca Mondiale serviranno almeno 500 miliardi di euro, una cifra tre volte superiore al Piano Marshall. Al termine della conferenza, l’Italia punta ad annunciare nuovi impegni per circa 14-14,5 miliardi di euro, con la firma di circa cento accordi, finalizzati alla ricostruzione di infrastrutture, allo sminamento, alla riabilitazione delle aree colpite e alla modernizzazione delle regioni meno danneggiate.

La partecipazione di Ai.Bi. Amici dei Bambini

Oltre ai grandi protagonisti politici, una parte non trascurabile delle presenze riguarda anche il mondo delle associazioni e del terzo settore, chiamati a ricostruire anche quel clima di cooperazione, aiuto reciproco e fiducia che la guerra ha fortemente indebolito. A Roma è presente anche Ai.Bi. Amici dei Bambini, con  responsabile della Cooperazione Internazionale Stefano Marchi e la appresentante dell’ufficio di presidenza Marzia Masiello. L’organizzazione è presente soprattutto per portare nei panel dedicati una proposta concreta: valorizzare il Sostegno a Distanza (SAD) come strumento di pace, sviluppo umano e cooperazione dal basso.
Il SAD rappresenta un modello innovativo di solidarietà e costruzione del capitale umano, capace di connettere famiglie, comunità, scuole e imprese italiane con le realtà ucraine colpite dalla guerra.
Come sottolinea Masha Skraba, direttrice di Ai.Bi. Ucraina, il Sostegno a Distanza è un elemento strategico per aiutare a garantire il capitale umano necessario alla ricostruzione. Oggi più che mai serve una solidarietà che passi dalla relazione e dalla responsabilità condivisa.
Ai.Bi. propone progetti concreti: supporto psicosociale, laboratori culturali e teatrali, percorsi di rientro per gli sfollati, campagne di sensibilizzazione e formazione.
Il SAD, strumento moderno di welfare generativo, ha il potenziale di costruire un’infrastruttura sociale duratura tra Italia e Ucraina, creando legami stabili tra persone, famiglie e territori.
La forza del messaggio di Ai.Bi. è anche nella credibilità e nell’esperienza di una realtà che può vantare una presenza in Ucraina e nella confinante Moldova superiore ai 25 anni e che ha avuto una grossa parte anche nel rispondere all’emergenza del conflitto negli ultimi 3 anni. Una storia che non molte altre realtà possono raccontare e possono porre come fondamenta di un nuovo impegno che, ora, deve guardare al futuro.

Il tuo messaggio di speranza ai bambini dell’Ucraina

Le iniziative di Ai.Bi. in Ucraina e Moldova si susseguono ormai da tre anni. Purtroppo, la guerra non accenna a finire e, con essa, non finiscono i bisogni dei bambini e delle famiglie. Anzi, ogni giorno che passa è un giorno in più di guerra ad appesantire i pensieri, il vivere quotidiano e la speranza verso il futuro. Ecco perché oggi più che mai serve l’aiuto di tutti per riuscire ad andare incontro ai bisogni delle famiglie e, soprattutto, dei bambini, da sempre le prime vittime di ogni guerra e ogni emergenza. Chiunque può dare il proprio contributo attraverso una donazione, per dare continuità agli interventi che Ai.Bi. compie ogni giorno nel contesto della campagna #BAMBINIXLAPACE.

EMERGENZA UCRAINA

E ricorda: ogni donazione gode delle seguenti agevolazioni fiscali.