BAMBINIxLAPACE. Ucraina: centinaia di droni colpiscono Kiev e Odessa

Distruzione e morte nelle città ucraine: oltre 300 droni e 7 missili lanciati contro l’Ucraina. Due vittime e otto feriti. Il messaggio di speranza di Amici dei Bambini alle bambine e ai bambini dell’Ucraina

L’ultimo attacco russo contro Kiev e Odessa ha dimostrato ancora una volta quanto la tregua sia lontana e la guerra in Ucraina continui a devastare il paese. Secondo le autorità locali, la Russia ha lanciato più di 300 droni sulle due città, causando la morte di due persone e il ferimento di otto civili. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reagito con fermezza, esortando gli Stati Uniti e l’Europa a intervenire per fermare Mosca.

Un attacco massiccio su Kiev e Odessa

Nella notte tra il 9 e il 10 giugno, le esplosioni hanno colpito diversi distretti della capitale ucraina, mentre i sistemi di difesa aerea cercavano di intercettare la minaccia. A Kiev, numerosi incendi hanno devastato automobili ed edifici residenziali, mentre i detriti di un drone sono caduti sul terreno di una scuola. Molti cittadini hanno passato la notte nei rifugi antiaerei seguendo le indicazioni delle autorità locali.
Odessa, invece, l’attacco ha avuto conseguenze drammatiche: oltre alle vittime, il raid ha distrutto diverse strutture sanitarie. Il governatore Oleh Kiper ha riferito che l’edificio amministrativo di un pronto soccorso è stato completamente demolito dalle esplosioni, causando incendi e danneggiamenti alle ambulanze. Anche un ospedale ostetrico è stato colpito e ha dovuto essere evacuato, sebbene non si registrino feriti tra pazienti e personale medico.

Zelensky chiede azioni concrete

Dopo l’attacco, Zelensky ha denunciato su X la brutalità dell’aggressione russa, affermando che i missili di Mosca stanno compromettendo gli sforzi internazionali per arrivare alla pace. Il leader ucraino ha sottolineato che il silenzio del mondo non può essere la risposta, sollecitando un intervento deciso da parte degli Stati Uniti e dell’Europa.
Solo poche ore prima, la Russia aveva già compiuto un raid aereo record, lanciando 499 armi contro l’Ucraina. Le forze armate di Kiev hanno dichiarato di aver intercettato la maggior parte di queste minacce, ma l’attacco notturno ha rinnovato l’urgenza di un sostegno internazionale.
La guerra continua e, con essa, cresce la richiesta di risposte più incisive da parte dell’Occidente. Resta da vedere se le parole di Zelensky troveranno un seguito concreto.

Il  tuo messaggio di speranza ai bambini dell’Ucraina

Le iniziative di Ai.Bi. in Ucraina e Moldova si susseguono ormai da tre anni. Purtroppo, la guerra non accenna a finire e, con essa, non finiscono i bisogni dei bambini e delle famiglie. Anzi, ogni giorno che passa è un giorno in più di guerra ad appesantire i pensieri, il vivere quotidiano e la speranza verso il futuro. Ecco perché oggi più che mai serve l’aiuto di tutti per riuscire ad andare incontro ai bisogni delle famiglie e, soprattutto, dei bambini, da sempre le prime vittime di ogni guerra e ogni emergenza. Chiunque può dare il proprio contributo attraverso una donazione, per dare continuità agli interventi che Ai.Bi. compie ogni giorno nel contesto della campagna #BAMBINIXLAPACE. EMERGENZA UCRAINA

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