BAMBINIxLAPACE. Ucraina: Ania, 14 anni, avrebbe dovuto festeggiare il suo compleanno, ma oggi c’è stato il suo funerale

Il dolore e le macerie lasciano segni indelebili in Ucraina, dove i più giovani pagano il prezzo più alto in un’escalation che non sembra avere fine

A novembre, Ania avrebbe dovuto festeggiare i suoi 14 anni. Magari senza soffiare sulle candeline che, si sa, a quell’età si è sempre in bilico tra il volersi sentire grandi e il richiamo dei giochi di bambina… Ma, a novembre, non c’è stato nulla di tutto ciò, perché nella città di Sumy, anziché un compleanno da festeggiare, si è tenuto un funerale in cui piangere. Ania e due altri membri della sua famiglia, infatti, sono stati uccisi poche notti prima, in uno degli ennesimi attacchi devastanti che spengono la vita e i sogni di tanti giovani e adolescenti come lei.

Gli innocenti

Un copione maledetto che si era ripetuto già pochi giorni prima, a Kharkiv, quando la città ha salutato Mark, un bambino di 12 anni ucciso durante un bombardamento che ha colpito la sua abitazione. Sua madre, Tetiana, 36 anni, ancora oggi si trova in ospedale, ferita.
La guerra ha trasformato anche i momenti più quotidiani in tragedie senza fine, a cui non ci si potrà mai abituare. Perché è impossibile, e inumano, chiedere di abituarsi a seppellire i propri figli e i giovani che avrebbero potuto rappresentare la speranza e il futuro di un Paese.
Invece, sempre a Kharkiv, un altro pezzo di questo futuro è stato ritrovato sotto le maceria: era un ragazzo di 15 anni, il cui corpo è stato recuperato dalle squadre di soccorso in una giornata che, insieme a lui, ha visto morire un altro ragazzo e un uomo adulto.

Il raid del 10 novembre

A Kyiv, un drone russo ha colpito un edificio, uccidendo Maria Troyanivska, una quindicenne. Una vita che si interrompe, una giovane che non potrà mai vedere crescere il proprio Paese in pace. Il dolore delle famiglie si riversa nelle strade, e le città ucraine sono attraversate da cortei di persone che, tra lacrime e silenzi, rendono omaggio ai loro piccoli caduti.
Il 10 novembre, ancora una volta di notte, un nuovo attacco ha colpito Mykolaiv, nel sud dell’Ucraina. I droni russi hanno causato almeno quattro morti e un ferito. Le squadre di emergenza si sono mobilitate rapidamente per spegnere gli incendi scoppiati negli edifici residenziali, ma il dolore e le macerie rimangono a testimoniare una tragedia senza sosta. Lo stesso giorno, altri attacchi hanno colpito Zaporizhzhia, portando a una vittima e nove feriti. Un edificio residenziale è stato gravemente danneggiato, così come un dormitorio e una concessionaria.
La brutalità di questi episodi mette in luce una guerra che sembra non avere mai fine, lasciando cicatrici profonde nella popolazione civile e strappando al Paese un’intera generazione. I bambini uccisi rappresentano un vuoto incolmabile, un dolore che si propaga tra i sopravvissuti, costretti a vedere le vite dei propri cari spezzarsi in un conflitto senza pietà. Bambini che avrebbero potuto rappresentare il domani, ma che oggi sono diventati solo un doloroso ricordo.

Il tuo sostegno ai bambini dell’Ucraina

Il perdurare di questa situazione terribile richiede ancora una volta il sostegno di tutti, per riuscire ad andare incontro ai bisogni delle famiglie e, soprattutto, dei bambini, da sempre le prime vittime di ogni guerra e ogni emergenza. Chiunque può dare il suo contributo attraverso una donazione, per dare continuità agli interventi che l’associazione compie ogni giorno nel contesto dell’iniziativa #BAMBINIXLAPACE. EMERGENZA UCRAINA

E ricorda: ogni donazione gode delle seguenti agevolazioni fiscali.